venerdì 2 marzo 2012

Il the del mattino

008Stamattina ho preso una decisione: oggi voglio provarci con il cafone! Insomma, sono tanti giorni che vedo foto di fantastiche forme di pane che occhieggiano dai siti culinari che normalmente frequento, e nonostante le molteplici ore di lievitazione, con numerose pieghe e piegature dell’impasto, ho pensato di mettermi alla prova. Di conseguenza, per presidiare attivamente la cucina (chissà mai che l’impasto si offenda, così a occhio non sembra un tipo socievole), ho spostato il tavolino delle bambine, in modo tale che La Streghetta potesse giocare vicino a me.
Così ci siamo trovate, io nella mia nuvola di farina, e La Streghetta tutta indaffarata ad apparecchiare per il the: le ho “regalato” qualche settimana fa i resti di due servizi da caffè spaiati, e con quelli prepara delle sontuose tavole imbandite.
014Mentre mi accingevo alla prima piegatura dell’impasto, arriva la fatidica domanda: “mamma, mettiamo il the?”. Questa volta ero preparata: forte della lettura di molteplici post su attività di vita pratica e travasi montessoriani, ho preparato una bellissima brocca bianca, piena di acqua colorata, non con i pennarelli scarichi, bensì con del colorante alimentare (insomma, quando si prepara il the, prima o poi si proverà anche ad assaggiarlo, no?).
Ed eccoci alla prova dei fatti: riuscirà La Sterghetta a non inondare il tavolino di acqua rossa?
Pare proprio di sì! Non nascondo il mio stupore: le tazzine erano piene, pienissime, colme fino all’orlo. Ma nemmeno una goccia sul tavolo, o sui piattini.020
Più impegnativa la fase successiva: “mamma, bevi il the?”. Ecco, diciamo che me l’aspettavo, e anche se non è che desiderassi assaggiare quella bevanda “invitante” (proprio in quell’istante mi sono domandata da quanto tempo non spolverassi le tazzine. Non mi sono data la risposta), mi sono fatta coraggio, e sorridendo ho impugnato la mia tazzina.
028E ovviamente ho rovesciato qualche goccia (ci credo, era traboccante!). Lo sguardo di mia figlia era inequivocabile: somma disapprovazione per la mia goffaggine!
Ma a tutto c’è soluzione: sul tavolino, insieme alle tazzine e alla brocca, avevo disposto in precedenza una meravigliosa pezzuola verde (delle nostre salviettine lavabili), immaginando che avrei dovuto arginare qualche (prevedibile) cascata. Così, mentre io sorbivo la preziosa bevanda (con scatto felino ed agile mossa ho raggiunto il lavandino inosservata…), La Streghetta tutta impegnata, rimediava al mio misfatto.
024Ecco, mentre mi fermavo a rimirare il mio impasto in lievitazione (pare che sentirsi osservato migliori l’autostima…), alla Streghetta è venuta la (giusta) idea di riordinare: il the andava riposto nella sua brocca.
Diciamo che l’operazione non è proprio andata a buon fine, anche perché il collo della brocca è più stretto della tazza. E la tazza, da parte sua, non ha il beccuccio. E poi non si può pretendere proprio tutto da una bambina di due anni…
Alla fine, se anche si bagnano le calze, che importa? Anzi, una nuova attività di vita pratica da affrontare:

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6 commenti:

  1. io lo scorso pomeriggio ho mangiato così tanti dolci in legno e bevuto litri di caffè finti , che alla fine mi sono convinta di stare davvero male, la pancia mi scoppiava. La suggestione e l'atmosfera giusta, gioca un ruolo fondamentale!!Ma la tua piccola ha gustato la bevanda rossa? perchè la mia deve vedere solo bianco (latte) o acqua, per il resto non beve niente altro.

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    1. Magari mi passasse l'appetito quando mangio per finta!! Perché non mi succede?!??
      La Streghetta ha effettivamente portato alla bocca la tazzina, ma ha detto subito "Bleh!". Sarà stato l'effetto "polvere"? Meno male che non l'ha bevuto!

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  2. I travasi sono una delle attività preferite di miofiglio: ha cominciato piccolissimo al nido con la farina gialla ed è andato avanti: ora usa davvero di tutto, ovviamente l'acqua è la sua preferita. Quindi non posso che ringraziarti per questo post, sfrutteroquesta idea in uno dei prossimi pomeriggi che passeremo insieme :-)


    Approfitto di questo spazio per invitarti ufficilamente a partecipare alla iniziativa che ho promosso per il mese di marzo su towritedown.wordpress.com (e grazie ancora per avergli riconosciuto il the versatile blogger :-): il titolo è "Riprenderci la Cultura. Quella che vogliamo noi", l'obiettivo è quello di scrivere insieme un manifesto per dire quale è la cultura che vogliamo.

    Non posso farlo da sola, non è mio il manifesto, ma di tutti: estendo l'invito sia a te che a tutti coloro che ti seguono o a cui vorrai a tua volta estendere l'invito.

    L'iniziativa durerà per tutto il mese di marzo, spero che potrai contribuire, grazie :-)


    Ti auguro un buon week end. G

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    1. Grazie a te! Che iniziativa interessante, vengo sicuramente a vedere, anche per capire come contribuire!
      A presto

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  3. Belle..mi sembra di vedere la scena...anche Trottolina adora i travasi ma l'idea del colorante è geniale e infine...bellissime le tazzine..sono anche quelle opera vostra?

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    1. L'idea del colorante l'ho proprio presa da La casa nella prateria, a me non sarebbe mai venuto in mente...
      Le tazzine con gli elefanti sono splendide, perccato non restino molti pezzi... Me le hanno regalate quando ho acquistato il frigorifero. Non siamo così bravi!!!

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