venerdì 6 aprile 2012

Della bellezza

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Mi sono letta tutti di fila gli ultimi post, e ho pensato: “ma da quando in qua ho deciso di diventare stoica?”. Perché mica me ne ero accorta. E, soprattutto, non ci credo per niente! Non ho mai pensato, e spero che mai arriverò a pensare, che per stare bene la strada sia quella di “eliminare” i desideri, con una ferrea disciplina che permetta di fare sempre “la cosa giusta” (sarà che partecipare alla fiera che porta questo titolo mi ha fatto molto riflettere? Ne riparlerò…).
Tutto quello che è scritto è vero, e lo faccio, lo faccio proprio. Però il fine non appare mica tanto chiaramente, in quel che ho scritto: a cosa serve la pazienza, il calcolo, la programmazione? Dove sta il vantaggio nel fare una lista, per poi depennare man mano le cose che si sono segnate?
La bellezza di “fare i conti” sta nel comprare due uova di Pasqua – sì, due per tutta la famiglia – ma di finissimo cioccolato fondente, che probabilmente costano come sei uova di quelle che vanno in pubblicità con dentro i regali “di moda”. E sceglierne uno soprattutto per il fantastico incarto blu, oro e argento, che solo a guardarlo adesso mi brillano gli occhi.
Fare il pane in casa serve per comprare un mazzo di fiori colorati da tenere in centro alla tavola. E una volta ogni tanto fare una “follia” e portare tutti a fare la merenda al bar, senza far caso a quello che costa o comprare una confezione nuova di carboncini, per disegnare insieme al papà.
Organizzare la lavatrice, la raccolta della spazzatura, il cambio delle lenzuola, serve ad alzarsi il sabato mattina due ore dopo il solito, e magari aver trascorso un’ora e mezza tutti insieme nel lettone (sì, ci stiamo ancora tutti!!).
Il bello delle regole è sapere che sono utili, ma che non ci salvano, ma non ci salvano proprio per niente!!
Perché la cosa interessante del far le liste, del far rinunce, del sacrificarsi, anche – a volte – non sta nel reprimere quello che siamo, che vogliamo, che desideriamo. La cosa interessante, interessante davvero, è scoprire che non vogliamo di meno: vogliamo di più! Più della soddisfazione di comprare quello che ci pare e piace, più del gusto di non trattenerci nelle nostre voglie. Più dell’avere tutto e subito.
Il nostro cuore ha un desiderio grande come l’infinito, e io, che di arte non capisco proprio nulla, colgo il riverbero di questo infinito in ogni sfumatura della bellezza: i fiori, l’incarto dell’uovo di Pasqua, il sorriso dei miei bambini, i lavoretti che portano da scuola. L’abbraccio stanco del padre dei miei figli, che è per me l’insostituibile compagno di questo cammino.
Questa bellezza ha un nome, e un volto.
E la bellezza, la Bellezza di oggi, è una ferita.
Attendendo la Pasqua.

10 commenti:

  1. Cara Cristina, hai espresso bene un concetto che è difficile da spiegare, ed è ancora piu' difficile da capire, se non lo si è provato.
    Ovvero, come la "rinuncia" non sia quello sembra, ma sia invece l'unico modo di scegliere qualcosa di unico, prezioso e bello...Spalancare una porta, anzichè socchiuderne cento.
    Ma non aggiungo nient'altro perchè hai già detto tutto tu , e come sempre lo hai espresso nel migliore dei modi.
    Felice di rileggerti.
    Buona Pasqua!

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    1. Grazie carissima, e una buona Pasqua a te e alla tua bella famiglia!

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  2. E' molto bello quello che hai scritto e concordo con tutto il cuore. Io ho apprezzato tantissimo i tuoi post sull'economia domestica, ma senza pensare neanché un momento che tutto questo "sistema" che avete messo a punto è fine a se stesso. Ti avevo pregato di dettagliare proprio perché leggendo il tuo blog avevo intravisto il fatto che il vostro essere famiglia non soffoca i desideri, quelli veri, grandi e belli. Io sono la prima a pensare che gestire le spese, organizzare i menu, programmare i lavori di casa sono solo mezzi, cose da fare per permetterci di essere atenti e aperti ad Altro e accoglienti verso gli altri. Purtroppo questa capacità di accoglienza (ad esempio avere tanti figli come avete voi) io non la vedo in molte famiglie e trovo che come me, tanti sono scoraggiati o spaventati dal non sapere come si fa in pratica a vivere così, perchè ormai siamo tagliati fuori dalla memoria collettiva sul "making a home".
    Trovo la vostra testimonianza (almeno quella che traspare su questo blog) molto bella e incoraggiante e vi ringrazio per la voglia di condivisione :)
    Buona Pasqua!

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    1. Grazie Corina Maria, sono molto grata di quel che mi scrivi. Ero rimasta un po' colpita, rileggendo i miei post, perché mi sono chiesta cosa avrebbe potuto pensare qualcuno che leggesse solo quelli. Perché sopra ogni cosa desidero proprio condividere la speranza!!
      Buona Pasqua!

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  3. Non sono sicura di aver capito e compreso tutto, ma il tuo cammino, la strada che state percorrendo mi affascina e mi incuriosisce davvero!
    Buona Pasqua!

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    1. Cara Francesca, continuiamolo insieme, questo cammino. Magari riuscirò, nel tempo, a raccontarci meglio!!
      Buona Pasqua!

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  4. Queste tue considerazioni mi sono molto piaciute: ci ho trovato molto di me, dei valori che con la mia famiglia e le mie amicizie più strette da tempo porto avanti.
    E mi è piaciuto leggerle oggi, in questo venerdì santo un po' bistrattato da uova e regali di Pasqua.
    Ma questo è un altro discorso.
    Auguri a tutti voi sette.
    Grazia

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    1. Auguri anche a tutti voi. E grazie, perché avevo proprio in mente anche questo, ieri!
      Buona Pasqua

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  5. Sono passata per augurarti Buona Pace, ciao.

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