venerdì 13 aprile 2012

La preferenza

029In questi ultimi giorni, complice qualche acciacco e il cattivo tempo (e una certa dose di pigrizia, che ho manifestato anche nell’assenza piuttosto prolungata da queste pagine), me ne sono stata rintanata in casa con le figlie più piccole. Sono trascorsi così anche i giorni della Pasqua, e devo dire che mi è proprio mancato il partecipare alla liturgia della Settimana Santa, tanto che mi è rimasta addosso una certa malinconia.

Da una parte sono contenta, perché la Pasqua viene proprio perché non possiamo star soli, nemmeno con le persone che più amiamo, perché (per fortuna – o per Grazia), sempre più mi rendo conto che niente mi basta, fino in fondo, di quello che mi costruisco io.

Perciò, anche se abbiamo fatto i ravioli in casa con i bambini

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Abbiamo mangiato le fragole

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E bevuto un gran buon vino

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Mi è rimasta addosso un disagio, che è diventato una domanda. E questa domanda nei giorni si è fatta sempre più pressante. Quello che desideravo (che desidero tutt’ora) era proprio di sentirmi preferita. Non che io abbia dei dubbi: mi basta guardarmi intorno, ogni mattina, e se negassi di sperimentare ogni momento un gran bene su di me, direi proprio una grossa bugia. Eppure ci sono quei momenti in cui, anche se sappiamo benissimo e siamo certe che nostro marito ci vuole bene, abbiamo bisogno di sentircelo dire, di vedere un gesto, un segno magari piccolo, ma concreto.

Io in questi giorni mi sono sentita così, ma non rispetto a quel sant’uomo (che è pure malato poveretto), che devo anche aver fatto un bel po’ disperare, con questo mio stato d’animo non proprio scoppiettante. Mi sono sentita così rispetto alla realtà: volevo un segno concerto della bontà della promessa!

E certo non si fa mai male a domandare, anche perché (per fortuna – o per Grazia), una risposta arriva sempre

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Un gesto proprio semplice, e ugualmente totalmente inaspettato. Mi son sentita dire “è per te”, e questo “per te” si fa largo, lentamente, nello spazio della giornata…

7 commenti:

  1. Che bel mazzo di fiori, i loro colori sembrano esprimere tenerezza e passione!
    Buon we.
    A presto! :)

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  2. Sono felice che un mazzo di fiori ti abbaia fatto sentire meglio ;D!
    Da parte mia posso solo leggerti ed esserti "amica" virtualmente, anche nei momenti "no" (perché ci sono anche quelli e non necessariamente per un motivo particolare). Quando ti serve batti un colpo alla mia mail ;D! Ci sono per te!
    Un abbraccio forte forte Cristina!

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  3. Bello bere il caffè leggendoti di nuovo!
    Ci sono i periodi di fatica e stanchezza, normalissimo! E poi mi sa che noi donne siamo più soggette a questo bisogno di sentirci scelte, desiderate, amate.
    A scuola cantavamo spesso la canzone della Preferenza, la conosci? Bella e ricca, appena ho un minuto la cerco n rete e la linko, se la trovo.
    Che sia una buona giornata!
    Laura

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    Risposte
    1. Grazie Laura! Sai, pensavo proprio a quella canzone, quando ho scritto il post. Mi è molto cara!!

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  4. ... e come un sole, questo post, bussa alla mia finestra... è bello e vero tutto ciò che scrivi!!!
    Si vive donando molto e ricevendo altrettanto, forse anche di più ... ma quel "PER TE", detto sotto voce o urlato, muove l'oceano dentro.
    e ti rimette in moto!
    Grazie Cristina per questa vera condivisione... ciao! M :)

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