venerdì 25 maggio 2012

Una mattina al “rallentatore”

003La Streghetta ha la febbre. Come dire: evviva, per un giorno che non piove e si poteva andare a spasso. Vabbè, siccome la febbre non è alta, e ultimamente sto diventando una mamma sempre più “consapevole” (!!) ho deciso di inaugurare una nuova filosofia di vita: una esistenza tachipirina-free.
In tanti anni di bambini piccoli, e di gravidanze e allattamenti, la tachipirina da noi era un po’ come il prezzemolo. “Tanto non fa male”, ho sempre pensato, “la prescrivono anche ai piccolissimi”. Poi però di questi tempi ho iniziato a leggere notizie un po’ inquietanti, e ho mi sono chiesta che cosa mi rassicurasse davvero, sul fatto che “non fa male”. Ho conosciuto persone che curano i loro figli in modo diverso (non che “non li curano”!!) e ho cominciato a pensare che volevo provarci io.

Quel sant’uomo di mio marito su questo argomento non ci sente molto. Se per sé difficilmente accetta la medicina tradizionale (deve stare proprio male per prendere qualcosa!), d’altra parte non è che si rivolga ad altri rimedi, semplicemente aspetta che gli passi… Però, per quanto riguarda me e i bambini, è molto più ansioso, e vuole vederci stare bene. Se un pochino di sciroppo fa passare quell’aspetto da “straccio dei pavimenti” che i bambini assumono quando hanno la febbre, per lui vale la pena darlo.
Stavolta, però, la febbre era proprio bassa (e poi lui non era in casa). Perciò, abbiamo seguito i consigli di una amica, abbiamo bevuto molto (e qui è stata La Streghetta a domandare “acqua, acqua”, più volte già durante la notte) e lasciato sfogare un po’ la situazione, per vedere come andava. Fino alle otto la piccoletta ha dormito profondamente. Poi si è svegliata con un mezzo lamento, si è rifiutata di fare la pipì (asciutta da tutta la notte, nonostante avesse bevuto un sacco) e mi si è letteralmente spalmata addosso, per quasi un’ora. Non ho fatto niente, non ho nemmeno aperto le ante, rifatto i letti, sistemato le tazze della colazione. Sono stata lì a godermi il mio cucciolo. Che nel frattempo si è anche riaddormentato. Ho cercato di “deporla” con delicatezza (volevo almeno aprire un po’ per cambiare aria), e poco a poco si è svegliata, chiedendo ancora da bere.
Intanto la febbre non era salita, stava lì, stabile. Mi sono tagliata una mela (non avevo ancora fatto colazione nemmeno io) e l’ho ridotta a cubetti. E con mio stupore La Streghetta, che non è amante della frutta come Il Cavaliere, ha allungato una manina: “anche io!”. E si è messa seduta.
Dopo un po’ mi ha chiesto di accompagnarla a fare la pipì.
004Io intanto ho “messo un su” po’ di brodo di verdure e le ho annunciato: “a pranzo ci facciamo un bel brodino”. E lei, che solo mezz’ora prima sembrava moribonda, si è alzata di corsa a prendere il cucchiaio. Quando le ho spiegato che non era ancora pronto, mi ha risposto: “ancora mela”.
Pian piano l’ ha vista riprendere colore, alzarsi, girare per la casa. Stiamo ancora mangiando mela (ne abbiamo tagliata un’altra), e La Streghetta ha riperso il sorriso, mentre il profumino di brodo si spande per la casa.
Non racconterò che ci stiamo anche guardando “Romeo e Giulietta” di Zefirelli, perché un po’ mi vergogno (un film di mattina…). Però di questi tempi stiamo apprezzando molto Shakespeare (e, come me, mi pare che anche lei sia attratta da Mercuzio, si fa certe risate!!).
Perciò, come primo esperimento Tachipirina-free mi sento soddisfatta.
Ovviamente non voglio incitare nessuno a prendere alla  leggera o trascurare i malesseri dei bambini. Sono certa che ogni mamma sa capire quando si trova davanti ad un malessere passeggero, e quando la situazione richiede invece un intervento medico.
Semplicemente, giorno per giorno, mi rendo conto di quante cose ho fatto e faccio semplicemente perché tutti fanno così e si è sempre fatto in questo modo. Forse con un po’ di spirito critico e fiducia in noi stessi, molte cose possono diventare più semplici!!

17 commenti:

  1. Complimenti per il blog e per l'equilibrio che traspare dal tuo post.
    Quella dei farmaci ed affini è sempre una questione molto delicata e personale e quindi trovo corretto l'approccio di raccontare la propria esperienza, ma di non farla automaticamente diventare un consiglio.
    Da allergica (anche ai farmaci) con figlio allergico, ho imparato spesso a lasciar decantare, cercando (se possibile) di aiutare in modo naturale. Un bacino alla streghetta.

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    1. Grazie! Volevo proprio far passare questa posizione: ogni giorno che passa imparo qualcosa di nuovo, e mi piace raccontarlo. Ma non credo di saperne per forza più degli altri, anzi, sono ansiosa di sentirmi raccontare le esperienze altrui!

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  2. Io mi sono accorta, ma sai che io osservo e poi traggo conclusioni personali, che se i bambini hanno un po' di raffreddore o tosse, finché non hanno il picco di febbre "la malattia" non evolve. Fino a 38.5 la lascio sfogare (tenendoli sotto controllo!), perché solo dopo se non sorgono complicazioni (ma te ne accorgi!) stanno meglio. Il fisico con la temperatura alta cerca di eliminare virus o batteri. Inoltre uso alcuni prodotti omeopatici (ma in tempi di ristrettezze economiche, l'omeopatia è molto cara!)

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    1. L'omeopatia per me è ancora un terreno poco conosciuto (anche se ho delle consulenze fantastiche da parte della mia amica Barbara), forse proprio perché non me la sono mai sentita di mettermi nelle mani di un omeopata (sono soldini...). D'altra parte, ieri anche il Cavaliere è salito di poco sopra i 38: molta acqua, molto riposo, e stamattina stava già meglio.
      Concordo: molta osservazione!

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  3. Ma quanto aveva di febbre la piccola? Te lo chiedo perchè mia figlia è allergica alla tachipirina, e ogni febbre per me è una dura prova...
    Gianna

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    1. Scusa se non ti ho risposto subito. Comunque tutti e due, anche Il Cavaliere il giorno successivo, hanno superato di poco i 38. Immagino la tua fatica!
      Ciao Gianna!

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  4. Anche io non amo affatto esagerare con i medicinali: rabbrividisco quando sento di mamme (tantissime, ti assicuro) che danno l'antibiotico per un mal di gola, magari senza consultare il medico e senza ricetta.
    Per la febbre, tachipirina solo dopo i 38,5 e se vedo che davvero stanno male, altrimenti aspetto pure un pochetto.

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    1. Anche io ho presente quelle mamme, fuori da scuola, che dicono: "ho dato l'antibiotico, cosi il bambino è COPERTO"!!!

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  5. io mamma di solo quattro, ti ho trovata tramite genitoricrescono...
    un abbraccio e auguri di pronta guarigione.
    oggi anch'io ho la Piccola con la febbre e un cicchetto di Tachipirina lei se l'è fatto, ma senza esagerare :-)
    ciao MAQ

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    1. Grazie MAQ! La piccolina è già super in forma, per fortuna!!

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  6. Anche io aspetto sempre per la tachipirina... fino a 38.5 almeno.
    Quando ha la febbriciattola (37.5 esempio) cerco di tenerla bassa in questo modo:
    - cerco di fargli fare la "cacca" . Liberare l'intestino aiuta ad abbassare la temperatura corporea
    - Gli faccio le spugnature tiepide sul corpo
    - gli do da bere acqua e limone
    - utilizzo qualche rimedio omeopatico

    Quando vedo che la febbre sale veloce e nel sonno straparla un po' so che è il momento della tachipirina altrimenti arriva a 40.

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    1. Io le spugnature le uso sempre quando andiamo sopra i 39.5, ma a quel punto le faccio belle fredde, su polsi e cavigile. Di solito funzionano, anche se devono essere proprio fastidiose!
      Cia mami!

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  7. io ho avuto le convulsioni da piccola, mio marito pure e il nano? Poteva sfuggire? No! E di fatti le ha avute pure lui... solo per questo come stiamo intorno ai 38 vado di tachipirina! Io non sono una fan dei farmaci, ma le convulsioni spaventano... almeno con il primo figlio! Magari quando anche io ne avrò 4 o 5 cambierò idea!

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    1. Le convulsioni non mi sono mai capitate, chissà che paura!!

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  8. io credo che spesso le mamme debbano ricorrere a tachipirina o antibiotici per un solo motivo (e con questo non voglio certo giustificarle o prenderle a esempio): i loro bambini devono stare bene perche' altrimenti salta tutta la gestione famigliare. anche i pediatri sconsigliano la tachipirina sotto i 38.5°C e l'antibiotico deve essere assunto solo ed esclusivamente se c'è in corso una vera infezione batterica. pensa che io tendenzialmente sono contraria anche a sciroppi e aerosol.

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    1. Quello che "frega" me è il fatto che con la tachipirina si ha l'impressione che stiano meglio. Questa volta invece ho proprio visto che in una giornata La Steghetta (e identicamente il giorno dopo Il Cavaliere), hanno avuto davvero un momento di "abbattimento", ma si sono poi ripresi in pochissimo.

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  9. Io credo che l'errore più grande sia dare la tachipirina o qualsiasi altro farmaco al bimbo...e poi mandarlo a scuola o far qualsiasi altra attività come se fosse guarito...la febbre e la stanchezza sono dei sintomi, dei segnali.. e i bambini avrebbero diritto al meritato riposo per guarire per davvero e in modo duraturo...questo nel mondo ideale...nel mondo reale i permessi per le malattie dei bimbi sopra i tre anni sono davvero contati...è un sistema socio-lavorativo che ancora oggi tutela poco le famiglie

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