venerdì 17 maggio 2013

Come una bambina in gita

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Durante il periodo dell’università ho vissuto a Milano per cinque anni o forse un po’ di più, visto che prima di sposarmi ho lavorato in una scuola vicino a piazzale Corvetto, e abitavo a casa di una collega. Ho preso il treno a volte anche sei volte in una settimana, dividendomi tra il fidanzato e la casa materna (in Valtellina). Certo, ne ero talmente nauseata (dal treno) che dopo il viaggio di nozze ho letteralmente buttato via la valigia. Non immaginavo certo che una dozzina di anni dopo un (brevissimo) viaggio in treno l’avrei vissuto come una avventura.
Eppure…

martedì 14 maggio 2013

Al cuor non si comanda…

030Ed è toccata anche a me… La prima tragica, inconsolabile delusione d’amore della Sartina. Ricordo che il personaggio in questione ha 12 anni. Io a suo tempo giocavo ancora con le Barbie. Lei no.

Da un certo punto di vista mi piace proprio tanto vederla cresciuta. Trascorrere il tempo con lei è un vero piacere. Giusto la settimana scorsa sono andata a prenderla prima a scuola (permettendole di evitare le due temute ore di ginnastica, con il salto in lungo, che lei definisce “umiliante”). Ci siamo fatte una bella passeggiata, abbiamo mangiato un pezzo di pizza sul prato, e curiosato in un paio di negozi.

venerdì 10 maggio 2013

Domenica... una "gita" un po' speciale

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Mese di maggio: quale migliore proposta di un bel pic nic sul prato?

Forse questa: un bel pic nic sul prato, che sia preceduto da un gesto cui la nostra famiglia partecipa da sempre. Anzi, prima ancora che la nostra famiglia nascesse, io e il sant'uomo avevamo iniziato a partecipare a questo momento per noi davvero importante: il pellegrinaggio a piedi da Crema a Caravaggio.

giovedì 9 maggio 2013

La vita buona (segue)

torino_mole_antonelliana_per_articolo_tre_giorni_a_torinoIn questi due mesi siamo forse stati zitti (almeno qui sul blog), ma certo non fermi. Come scrivevo ormai molto tempo fa, il desiderio che è nato in noi ci ha spinti non solo ad aprire le porte a chi è voluto venire a trovarci (e che verrà), ma anche a muoverci noi stessi, per raggiungere qualcuno che anche da lontano era già caro.

Perciò per la tradizionale gita di compleanno l’allegra famiglia, dotata di splendido pulmino nove posti in prestito (sulla sette posti non ci si sta più) è partita alla volta di Torino. Meta indiscussa: il museo egizio. Con grande entusiasmo della prole, e in particolare del Cavaliere che in terza elementare sta appunto affrontando lo studio di questa antica civiltà.

mercoledì 8 maggio 2013

Piccoli (e grandi) passi

012Riprendendo in mano la tastiera, mi sono resa conto di quante cose siano cambiate da marzo. Soprattutto se penso alla vita con L’Elfo.
Ieri pomeriggio, per esempio, disteso sul suo tappetone, si girava e rigirava con grande entusiasmo (aveva da qualche giorno imparato “pancia/schiena”, ma proprio ieri ha affinato la tecnica dello “schiena/pancia”. Non si è ancora accorto che così facendo si può pure spostare rotolando, per ora fa semplicemente avanti e indietro – meno male!).
Mangia ancora vagonate di latte di mamma, ma le poppate ormai durano veramente un attimo (se penso alle ore e ore dei primi mesi!), tanto che a volte resto perplessa: “avrà mangiato? come mai non ha fame?”, non avendolo più attaccato in continuazione. Evidentemente lo stomaco è cresciuto, e riesce a stoccare molto più latte di un tempo. Ora a volte si distrae pure, mentre mangia, magari perché sente qualche fratello fare rumore, e fa delle contorsioni per non staccarsi dal seno, ma riuscire a vedere cosa succede.

martedì 7 maggio 2013

La vita, il racconto e le parole

Foto Titolo Blog
A me accade, per lo più, che vivere è raccontarmi, e raccontarmi fa parte del vivere. Anzitutto a quel sant’uomo che ancora mi sopporta (noi siamo di quelli che si dicono sempre più o meno tutto, tipi da telefonate e chat su skype durante la giornata…), alle mie amiche più care (brevi telefonate quotidiane con qualcuna, lunghissimi recuperi settimanali con altre). Da quando pranziamo insieme da sole, mi sto rendendo conto che anche con La Sartina spesso non sono più solo quella che ascolta, ma racconto molto di me.
E poi, ovviamente, qui.
Accade invece che in alcuni momenti io non riesca più a raccontare. Non sono sempre momenti tristi, o momenti felici. Sono momenti così, di pausa, in cui magari posso dire quello che ho mangiato a pranzo, o quante volte ho cambiato pannolini (!), ma non posso dire di me.

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