giovedì 9 maggio 2013

La vita buona (segue)

torino_mole_antonelliana_per_articolo_tre_giorni_a_torinoIn questi due mesi siamo forse stati zitti (almeno qui sul blog), ma certo non fermi. Come scrivevo ormai molto tempo fa, il desiderio che è nato in noi ci ha spinti non solo ad aprire le porte a chi è voluto venire a trovarci (e che verrà), ma anche a muoverci noi stessi, per raggiungere qualcuno che anche da lontano era già caro.

Perciò per la tradizionale gita di compleanno l’allegra famiglia, dotata di splendido pulmino nove posti in prestito (sulla sette posti non ci si sta più) è partita alla volta di Torino. Meta indiscussa: il museo egizio. Con grande entusiasmo della prole, e in particolare del Cavaliere che in terza elementare sta appunto affrontando lo studio di questa antica civiltà.

Non posso portare un feedback interessante per il museo: per la prima parte mi sono persa alla ricerca di bagno con fasciatoio (che era proprio dopo l’ingresso a desta, ma troppo semplice perché lo trovassi subito…). Mi è piaciuto molto il terzo percorso, la tomba di Kah. Quello che è apparso evidente a tutti noi è l’incredibile corrispondenza del nostro cuore, con quello di quegli individui, vissuti così distanti nel tempo e nello spazio: il loro desiderio di eternità è il nostro desiderio di infinito!

C’erano poi due braccialetti azzurri di un colore davvero splendido, me li sarei comprati volentieri…

Terminata la visita al museo, con più o meno un’ora di ritardo, ci siamo avviati verso la casa di Daniela (il percorso era stato dettagliatamente studiato a tavolino, mentre una Grazia supplementare – forse anche Lassù si festeggiano i compleanni – ci ha permesso di trovare parcheggio con una velocità inaspettata).

Ora non ho alcuna intenzione di raccontare quello che là è accaduto, perché semplicemente non è possibile. Posso registrare lo stupore (di cui ora mi trovo quasi a stupirmi!) per l’incredibile corrispondenza fin nei minimi particolari: i giocattoli uguali a quelli dei nostri figli, perfino gli stessi elettrodomestici!

E non si tratta semplicemente di due famiglie numerose che si incontrano… l’affinità era quella non già di persone che si conoscono per la prima volta, ma di amici da lunga data (come ha giustamente sottolineato Daniela). Probabilmente, insieme ad altre cose, proprio questo avvenimento, questo vederci quasi in uno specchio (magari un po’ più lucido di quel che siamo noi…) mi è servito da sprone. Sperimentare una accoglienza (di Daniela, ma anche dei suoi bambini) proprio per noi, che ci troviamo molto più spesso dalla parte di quelli che accolgono, mi è servito davvero per scuotermi la polvere di dosso. Quella polvere di abitudine per cui arrivo a fermarmi solo alle cosette che non vanno, e non riesco più a vedere la bellezza che mi circonda, senza andare lontano, tra le pareti di casa mia.

Il lungo (e brutto) inverno, il fatto che i bambini quest’anno si siano ammalati (per fortuna non troppo) proprio con l’inizio della primavera, impedendomi di respirare un po’ fuori dalle mie pareti, mi stava portando a sopportare con fatica proprio quello che avevo desiderato e ottenuto in questi anni: la mia bella famiglia.

Così scoprire questi amici è stato anzitutto  un po’ riscoprire noi stessi, e mi ha permesso davvero di tornare a casa anzitutto carichi della voglia di rivedersi, ma anche più attenti e disponibili (e grati) a quello che ci è dato di vivere ogni giorno.

Certo, ci mancano ancora alcuni membri della famiglia, da incontrare, primo fra tutti il loro grande papà! Perché quando si trova, come diceva il caro MacIntyre, un nucleo di umanità nuova, aumenta esponenzialmente il desiderio di diventare, reciprocamente, compagnia!

(Ci è tanto piaciuto stare insieme che, oltre all’ora di ritardo collezionata prima di arrivare, ci siamo attardati al punto che la Mole Antonelliana, meta prevista per la parte pomeridiana della gita, l’abbiamo vista così, dal pulmino, come nella foto in cima al post. D’altra parte, per la serata ci aspettava un altro incontro, da tanto atteso e desiderato, e non ce la siamo sentita di rimandarlo. La Mole, intanto, resta lì, alimentando il desiderio di tornarci, senza aspettare troppo, a Torino)

9 commenti:

  1. Cristina!
    Avervi qui è stata una vera festa per noi!
    Il punto è che siamo anche noi come te, ci sono momenti in cui anche le scelte migliori diventano pesanti, si perdono in mille dettagli, sembrano tagliarci fuori da qualcosa... ritrovarsi con altre famiglie, vederle - come dici giustamente - in uno specchio, aiuta a ritrovare la bellezza di fondo, sfocando un po' i dettagli e focalizzando invece bene l'essenziale.
    La mia domanda negli ultimi anni è sempre stata la stessa: come portare nella vita della mia famiglia un po' di quella bellezza che ci attende in Paradiso? Ho certamente fatto molti errori, e il mio carattere a volte ombroso non mi aiuta, ma quando vedo altre famiglie incamminate sulla stessa strada trovo il miglior incoraggiamento possibile. Forse proprio per questo quando ho letto il tuo primo post su "la vita buona" mi sono riconosciuta così tanto, non solo nelle similitudini tra famiglie numerose e nella simpatia che già provavo per voi, ma proprio nel bisogno di ricostruire una rete di rapporti umani che diventi il luogo dove coltivare questa "vita buona".
    Ovviamente, ci vuole un bis al più presto!

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    1. Assolutamente. Direi di approfittare dell'ospitalità di MontenatoGriffini (si parlava dell'ultimo week-end di giugno? Io dovrei essere già lì in vacanza!!). Ci sentiamo via mail!

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  2. la prossima volta, avvisa :) mettiamo in fila due pulmino, ok??

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  3. Che belli questi incontri!! E che bella la gita a Torino, grossa invidia perchè io ancora non l'ho vista.
    Poi, visto che ormai vi siete lanciati, se volte allungarvi fino a Tolone, da luglio ci trovate là sempre pronti ad accogliervi a braccia aperte!

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    1. Del nostro incontro non ho scritto adeguatamente... è stato poco prima della mia "pausa riflessiva" e non ha trovato il giusto spazio! Devo assolutamente recuperare.
      Tolone? Gulp!!!

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    2. Yes! È arrivato il tanto aspettato movimento :)
      Non ti preoccupare, so che è stato un incontro speciale per noi, quanto per voi.

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  4. Mi fa molto piacere leggere queste cose, sentire la tua soddisfazione e, come sempre, IMMAGINARVI, tutti in gita...
    ciao

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