Andiamo a nanna?!?

Devo riconoscere di non aver mai fatto particolarmente fatica nel mettere a letto i figli. Non parlo dei neonati, ciascuno ha avuto una storia a sé e il periodo precedente al secondo anno di età è sempre impegnativo. Ricordo più che altro lunghe ore passate camminando, o sulla poltrona, con i pargoli che prima ciucciavano vigorosamente, e poi mi accarezzavano (tiravano, annodavano?) i capelli.

Ma dai due anni in poi, più o meno, il nostro rito serale si ripete piuttosto tranquillamente: sistemiamo la cucina (ci sono dei turni per ciascuno), facciamo ordine nelle camerette, diciamo insieme la preghiera, tutti sul divano, e poi: “denti, calze e nanna” (questa è la routine quotidiana: si lavano i denti, si tolgono le calze e via, sotto le coperte!).

Ormai però i più grandi crescono, per cui venerdì e sabato, quando il giorno dopo non c’è scuola, è di rito sentirsi dire: “possiamo leggere?”, oppure “giochiamo a carte?”, o ancora “guardiamo qualcosa?”. Se non sempre ho le energie per giocare con loro, o per sostenere un intero dvd, difficilmente riesco a negare un po’ di tempo per leggere liberamente. O in sala tutti insieme, oppure ciascuno nel suo letto.

Di solito in questi momenti le due “piccole” sono già a letto (le 20:30 sono l’ora canonica cui vengono portate nei loro lettini, poi c’è ancora il tempo per un po’ d’acqua, per qualche coccola, per i “tanti bacini” del papà…).

Ieri sera, però, ci siamo attardati un po’ tutti, così anche le bambine hanno chiesto: “possiamo leggere”. Prima abbiamo letto un paio di libricini insieme, poi ciascuna nel suo letto ha voluto ancora “cinque minuti”. Così, le ho lasciate sole, sono andata a prendere il telefono (lo so, faccio delle foto terribili, ma per ora ci dobbiamo accontentare…) e sono tornata per “sbirciarle”. Così, ecco documentata La Streghetta, che legge a Susan, ad alta voce.

Simonetta, le hai spiegato tu il metodo L.A.V.A.???