Per dire come i nostri figli imparano da quello che vedono, molto più che da quello che diciamo loro: l’antefatto è che sono stata ammalata un paio di giorni. Niente di che, ma quando ho avuto 39,3 ero proprio uno straccio. Così, lo dico senza pudore, avendo saltato un paio di lavatrici, ho pensato di recuperare da sotto il fasciatoio quei due pacchi di pannolini U&G (usa e getta, per i due uomini che – forse – leggono il blog e non sono papà!) e di prendermi un attimo di pausa dai lavabili. Qualche ora, per carità, giusto per non vedere gonfiarsi ancora di più la “pancia” della mia wet bag (borsa adibita allo stoccaggio del pannolino usato prima del lavaggio, ottima per evitare cattivi odori in bagno), che stava già soffrendo.
venerdì 18 gennaio 2013
Non buttare il pannolino!!!
giovedì 17 gennaio 2013
Breakfast time 2: le bambine

Breakfast Time 1

mercoledì 16 gennaio 2013
Quando si ammala la mamma
Devo dire che, nonostante le mie continue lamentele per ogni piccolo fastidio (non sono una di quelle che sopporta stoicamente i vari acciacchi, anzi! In compenso sono molto paziente in altro…), devo dire che il mio fisico si è sempre “comportato bene”. Ovviamente le gravidanze non sono state passeggiate, ma in linea di massima, a parte una varicella (a 27 anni, è stato tremendo!) e una polmonite (di ormai due anni fa, forse il malanno più serio mai preso in vita mia), da quando sono sposata posso ricordare qualche febbre sporadica e poco di più.
venerdì 11 gennaio 2013
Fratelli 2: la fatica

Ama. E fa quel che vuoi

giovedì 10 gennaio 2013
Fratelli

martedì 8 gennaio 2013
Chiamiamolo per nome
Lo chiamavamo Gru, ma dopo più di due mesi dalla nascita, è giusto che anche lui abbia il suo vero nome.
Lo chiameremo “L’Elfo”.
Non mi dilungo oltre, l’immagine parla da sola!
PS: io e quel sant’uomo all’inizio avevamo pensato al dottor. Spock, ma ci dicono che ormai è superato e i più non capirebbero…
Pulizie di Pasqua
Queste vacanze sono state proprio delle belle vacanze (anche se La Polpetta e La Steghetta mi fanno notare che tecnicamente non posso parlare di vacanze, perché siamo rimasti a casa. Una pantofolaia come me si ritrova due figlie con la vocazione turistica. Accidenti!).
Comunque, abbiamo trascorso questo periodo natalizio nel modo che io e quel Sant’uomo di mio marito preferiamo: a casa, tutti insieme. Lui aveva un po’ di giorni di ferie da smaltire e li ha dedicati tutti a noi. Addirittura ci siamo fatti una lista di cose da fare con i bambini, che poi ovviamente non è stata rispettata, perché ne abbiamo fatte altre.