venerdì 30 ottobre 2020

Diario di Bordo: Quarantena

 Giusto ieri la Polpetta era rientrata a scuola dopo un periodo di quarantena fiduciaria, per la positività di una compagna di classe. E giusto oggi la Meraviglia comincia la sua quarantena, vista la positività di una maestra. 

Ieri è stata una giornata positiva fino al primo pomeriggio: un paio di incontri belli, qualche notizia attesa da tempo... Poi di colpo tutto ha preso un'altra piega: si è bloccata la lavastoviglie, si è incastrato lo scolapiatti nel cassetto delle pentole (per estrarlo abbiamo quasi dovuto spaccare il cassettone) e in tutto ciò è arrivata la comunicazione che la maestra della Meraviglia è risultata positiva al tampone (grazie al Cielo asintomatica). Che poi, la Santa Maestra della Meraviglia è stata a casa al primissimo sospetto, già giovedì scorso, per cui si tratta di una quarantena che è per metà già trascorsa… però ecco non l'ho presa benissimo. Mi sono proprio arrabbiata astrattamente con "la giornata" che mi aveva illuso di una positività e mi stava deludendo…

Ho reagito, come spesso faccio, cercando una consolazione a base di carboidrati (c'erano ancora in giro avanzi del compleanno dell'Elfo…), poi mi sono ricordata che non di solo pane vive l'uomo (e ho pensato che anche la Nutella non sia sufficiente come accompagnamento, né la stupefacente crema di pistacchio che ho comprato un paio di settimane fa dal mio contadino di fiducia). Non che la filosofia da parte sua sia in grado di intervenire nei momenti di scoramento emotivo… almeno, non è esperienza che mi sia capitata di recente. Così, ho semplicemente atteso che l'insofferenza per le cose svanisse, a volte è proprio necessario né cedere alla negatività, ma neppure cercare di "tendere i nervi", occorre semplicemente "lasciar andare…". Pian piano le cose si sono messe a posto. Il Sant'Uomo, aiutato dal Pianista, ha sistemato il cassettone. Con le abilità trasmessemi per osmosi (telefonica) dall'amica Barbara, sono persino riuscita a sistemare la lavastoviglie (il solito nocciolino di limone incastrato nel filtro), insomma, pian piano le cose andavano in fila. 

giovedì 29 ottobre 2020

Diario di bordo: compagnia

 Sembra paradossale, in questo momento storico, ma mai come ora sono consapevole della necessità della compagnia che sostiene le mie giornate. La novità è che la compagnia non è fatta da una immagine di "accompagnamento", che sia strettamente fisico/spaziale o anche semplicemente psicologico, alla persona. 

Non ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto mentre rassetto casa (anzi, in quelle circostanze chi ronza intorno è anche fastidioso), né è indispensabile poter "riversare" su qualcun altro esplicitamente i timori o le fatiche quotidiane. Mi rendo conto che il concetto di compagnia evolve in me ad un livello altro, che ha sempre meno a che fare con la "prossimità" fisico/spaziale, facendo riferimento ad un legame molto più forte.

mercoledì 28 ottobre 2020

DIARIO DI BORDO: CHIAMATI

Apro dopo settimane e settimane blogger, e cosa trovo? La bozza di un post che sarebbe dovuto uscire il 28 aprile (data del compleanno della Viaggiatrice per caso), lasciato lì a metà perché... perché non lo ricordo nemmeno più. Meglio così, non era affatto un bel post... perché ad un certo punto del periodo di "chiusura" ero arrabbiata, delusa, anche un po' lamentosa.

Non si vedeva una luce. Poi la luce è arrivata - come sempre accade, lei arriva - e la nostra famiglia ha trascorso il periodo estivo forse più bello di sempre. E poi la lenta ripresa, le scuole che aprono, una dopo l'altra, con un significativo caotico tempo di "assestamento" per gli orari scaglionati di tutti. Chi entra, chi esce, c'è da andare a prendere qualcuno, altri finalmente si possono spostare in bicicletta: autonomia e libertà!

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