giovedì 31 maggio 2012
Aggiungi un posto a tavola
martedì 29 maggio 2012
La regina della casa
Il cambio degli armadi
lunedì 28 maggio 2012
Io lo faccio da sola
Ore 16:00: noi, siamo qui
sabato 26 maggio 2012
Dov’è? Non lo so… sull’angoliera!!
Mi ero già divertita a pubblicare foto degli angoli di caos della nostra casa, non perché io ne vada particolarmente fiera, ma come testimonianza della nostra quotidianità. Di molte cose siamo felici, e fieri. Per molte altre, diciamo che ci stiamo lavorando…
Qualche giorno fa, però, sono stata sfidata nuovamente da Simonetta, La solita mamma, che con la stessa ironia ha pubblicato una foto del suo sgabuzzino.
venerdì 25 maggio 2012
Come ti impegno le bambine
Una mattina al “rallentatore”
giovedì 24 maggio 2012
Sono una donna realizzata: faccio la casalinga
Piccole Sartine crescono
Da diversi giorni io e quel sant’uomo di mio marito ci stiamo raccontando vicendevolmente come La Sartina ci stia stupendo, per quanto in breve tempo sia cresciuta. Non solo fisicamente (anche se il suo fisico così snello accentua l’allungarsi progressivo, che fa diventare corti tutti i pantaloni dell’anno passato), ma proprio di come, sotto i nostri occhi, stia compiendo quel delicato passaggio tra l’essere “bambina” e il diventare “signorina”.
Un particolare piccolo, ma significativo, è l’accentuarsi della preoccupazione per la cura di sé, del desiderio di apparire “bella”. Anche se devo dire che fin da piccola La Sartina ha avuto una particolare attenzione per l’abbigliamento e le pettinature, ora la vedo curarsi nei particolari, anche frivoli (orecchini, smalto alle unghie), che non voglio affatto demonizzare, visto che per il momento non stanno prendendo il sopravvento e sono contenuti in una ricerca di ordine e bellezza che vorrei imparasse a riservare anche alle sue cose (lascia sempre tutto dove le capita, e da sola genera una gran parte del disordine che invade le nostre stanze!!).
mercoledì 23 maggio 2012
Spuntino coi fiocchi!
Giochi creativi
Stamattina avevo un po’ da fare… Alcuni mestieri di casa arretrati, e anche qualche e-mail a cui avevo proprio voglia di rispondere… Così, dopo la colazione, siccome anche La Polpetta oggi è stata a casa da scuola, ho lasciato le mie ragazze giocare insieme.
Ovviamente mi hanno chiesto di vedere un film (ho già detto di aver un po’ esagerato, nel periodo delle nausee, per cui purtroppo ogni giorno mi tocca “lottare” con questa richiesta), e dopo aver domandato il mio telefono per giocare (altro tasto dolente di questi tempi…. Sono contrarissima, ma ogni tanto per debolezza cedo), siamo arrivate al compromesso per cui avrei messo della musica (dal telefono) e loro potevano ballare. Così mi sono immersa nelle mie attività, e per un po’ non le ho guardate (dentro di me apprezzavo la loro capacità di stare insieme “bene”).
martedì 22 maggio 2012
Il pane per Laura
Pranzo domenicale.. a km 0
lunedì 21 maggio 2012
Ieri avevamo tolto i piumoni…
Tranne La Sartina, notoriamente più freddolosa addirittura della sottoscritta, domenica pomeriggio tutti i figli hanno invocato “ci togli i piumoni dai letti??”. L’Ingegnere, che al contrario è caloroso come il padre, già da diversi giorni dorme con il pigiama corto dell’estate, e anche se spera che noi non ce ne accorgiamo, molto spesso so che si toglie la maglietta (non per niente lui, che non si è ammalato nemmeno una volta in tutto l’inverno, ora ha mal di gola e voce roca…).
Il “misto”
sabato 19 maggio 2012
Andiamo a nanna?!?
Devo riconoscere di non aver mai fatto particolarmente fatica nel mettere a letto i figli. Non parlo dei neonati, ciascuno ha avuto una storia a sé e il periodo precedente al secondo anno di età è sempre impegnativo. Ricordo più che altro lunghe ore passate camminando, o sulla poltrona, con i pargoli che prima ciucciavano vigorosamente, e poi mi accarezzavano (tiravano, annodavano?) i capelli.
Ma dai due anni in poi, più o meno, il nostro rito serale si ripete piuttosto tranquillamente: sistemiamo la cucina (ci sono dei turni per ciascuno), facciamo ordine nelle camerette, diciamo insieme la preghiera, tutti sul divano, e poi: “denti, calze e nanna” (questa è la routine quotidiana: si lavano i denti, si tolgono le calze e via, sotto le coperte!).
venerdì 18 maggio 2012
Metodo Montessori, nel quotidiano
giovedì 17 maggio 2012
Strani amori
Negli ultimi due anni in casa nostra è molto cambiato il modo di giocare. Sia nella quantità, che nella qualità i giocattoli sono man mano stati sostituiti: meno luci e suoni e meno plastica, più stoffa e legno. Ho preso finalmente la decisione di smantellare una gran parte dei giochi dei miei primi tre figli, nonostante fossero ancora utilizzabili. Ho fatto due o tre sacconi e li ho portati al nostro asilo. Tra le cose che avevo deciso di eliminare c’erano anche diversi peluche e bambole, molti regalati, alcuni residui addirittura della mia infanzia. Per le bambine avevo deciso di tenere solo quattro bambole: due tipo neonato, di quelli classici in plastica, e due bambole di stoffa, della serie "Peppa”, comprate apposta per loro.
mercoledì 16 maggio 2012
Io ci credo!!
Stasera inizio un esperimento, e sono molto fiduciosa nella sua riuscita. Avevo promesso che non avrei più parlato degli acciacchi della gravidanza, perciò evito di soffermarmi sui motivi per cui, non appena ho letto questo post di Anilina ho esultato.
Le mie gambe hanno decisamente bisogno di una registrata (soprattutto la sinistra), e sto cercando di mettere in atto tutti gli accorgimenti utili per non peggiorare ulteriormente una situazione già compromessa. Certo non ci sono problemi gravi, però il disagio è molto.
lunedì 14 maggio 2012
Genova: ancora sorprese
venerdì 11 maggio 2012
Spirito primaverile
Genova: prima puntata
Non l’avevo assolutamente progettato, anzi, credevo si sarebbe trattata di una semplice gita di famiglia, e che i pesci dell’acquario sarebbero stata la fonte principale di racconti, e di ricordi.
E invece… Invece Genova, nonostante le brutte curve della sua autostrada, che comunque non sono riuscite a farmi venire nausea (evviva!!) né a me, né ad alcun altro membro della famiglia, Genova si è dimostrata piena di sorprese.
Appena arrivati, infatti, ci siamo subito diretti verso la panetteria che la dolcissima Valentina (moglie di Massimiliano, il papà con il pancione) ci aveva consigliato, e che per altro si trova proprio di fronte al parcheggio dell’acquario. Avevo ben “caricato” la prole sulla celeberrima focaccia di Genova, e siccome siamo arrivati proprio a ridosso dell’ora di pranzo (avevamo acquistato i biglietti per l’Acquario on-line, giorni prima, per le ore 13:00) le aspettative erano altissime.
mercoledì 9 maggio 2012
Forse, forse… si parte!!
Finalmente oggi si parte per la gita tanto attesa all’Acquario di Genova.
La giornata di ieri è stata impegnativa, dopo tanta pioggia e tante giornate chiusi in casa, vista la necessità assoluta della Sartina di acquistare un paio di scarpe primaverili (da due giorni andava a scuola con gli stivali, perché le scarpe da ginnastica facevano a pungi con il suo completino nuovo!!), con estrema audacia ho raccolto l’intera prole, alla fine della scuola, e tutti insieme ci siamo recati in un grosso centro commerciale per il fatidico acquisto (che si rimandava ormai da troppo tempo).
martedì 8 maggio 2012
Ma quanto onore!!
domenica 6 maggio 2012
sabato 5 maggio 2012
Sabato mattina: sala giochi!
Di solito il primo è Il Cavaliere. Quando la lama di luce (nel corridoio teniamo sempre la luce accesa, per i piccoli “bisogni” notturni) entra in camera nostra, io di solito mi volto dall’altra parte e faccio finta di dormire ancora. Anche perché per lo più non sono neanche le otto, per carità!
Lui si infila tra me e il suo papà, e questo non mi darebbe neanche troppo fastidio. Il fatto è che non sta fermo una frazione di secondo, si gira, si volta, scalcia, si sistema, sgomita. Insomma, di solito lo “sopportiamo” a fatica. La conseguenza è che ci lamentiamo, lo spostiamo, cerchiamo di convincerlo a stare buono (oppure ad andarsene). Così facciamo rumore, anche se il tentativo è di tenere sempre la voce bassissima… E in attimo un urlo squarcia il silenzio della nostra casa: “mammaaaa!!”. Sono le piccole, che appena sentono anche solo un fruscio che testimonia la presenza di qualcuno sveglio in casa, si accendono.
venerdì 4 maggio 2012
La meraviglia del ferro da stiro…
Ieri è stata proprio una giornata diversa dal solito. Festeggiando il compleanno di quel sant’uomo di mio marito credo di essermi divertita e rilassata forse più io di lui.
La serata si è poi conclusa divinamente in una pizzeria di Lodi (la dritta ce l’ha data Fabrizio, e gli siamo davvero grati), che prepara un ottimo pesce! Sono anche soddisfatta, per una volta, di essermi “contenuta”, prendendo un solo piatto e assicurandomi così una notte serena (il padre dei miei figli, come suo solito, ha esagerato, ma anche lui, come me, ormai non ha più il fisico!!).
giovedì 3 maggio 2012
Gita di compleanno
Oggi quel sant’uomo di mio marito compie gli anni. E non diciamo quanti, perché siccome è più giovane di me (anche se solo di qualche mese), ogni volta che ci penso mi ricordo che sono più vecchia di lui.
E per il suo compleanno, ultimamente, il regalo che preferisce è organizzare una bella gita tutti insieme, in un posto che gli piace. L’anno scorso siamo andati al Museo della Scienza e della Tecnica a Milano, e devo dire che ancora oggi tutti ci ricordiamo con tenerezza il suo entusiasmo incontenibile davanti al sottomarino Toti. Era più estasiato di un bambino in un negozio di dolciumi (o della sottoscritta in un negozio della Camper).
Quest’anno la scelta è caduta sull’acquario di Genova, ma la gita è stata posticipata di qualche giorno, per motivi organizzativi, per cui la settimana prossima, sperando che le condizioni atmosferiche siano dalla nostra parte, partiremo in spedizione verso le meraviglie del mondo sottomarino!
Oggi, però, non volevamo passare la giornata come se nulla fosse, così io e il padre dei miei figli (insieme ad una noiosissima Streghetta, probabilmente risentita per la “levataccia” cui è stata costretta) abbiamo trascorso la mattinata a Milano, dopo aver depositato il resto della truppa a scuola.
Il luogo prescelto per la gitarella non è casuale: nei nostri (lunghissimi) otto anni di “fidanzamento” (a distanza, per di più), Milano è stato uno dei luoghi di incontri più gettonati. Le passeggiate in centro e i film al cinema (il pomeriggio) restano indelebilmente tra i nostri ricordi. Ci piace tornare (nonostante il caos imperante) per riassaporare un po’ quell’atmosfera.
Così abbiamo parcheggiato nel primo posto utile sulla linea gialla della metropolitana, il papà si è caricato La Streghetta sulla schiena con il mei-tai, e siamo scesi per prendere il treno. Speravo in un entusiasmo della Streghetta, che invece ha avuto paura, nonostante la posizione privilegiata, e ha continuato a lamentarsi dicendo di voler scendere. Meno male che le fermate erano poche!
Giunti in centro il primo appuntamento “storico” è stato con la Rinascente. Non è che poi compriamo anche qualcosa, è che sia con il freddo invernale che con il caldo estivo è sempre stato un ottimo luogo di “rifugio”, e poi ci piace un casino curiosare, soprattutto tra i casalinghi, per vedere quali folli novità hanno inventato. Ho letto una volta in un libro (di cui dovrò parlare, prima o poi), che è possibile, nel tempo, sviluppare la capacità di guardare le vetrine con reale distacco, come se la merce esposta non ci riguardasse affatto, un po’ come se stessimo osservando una mostra.
Ecco, per noi la Rinascente è come un museo d’arte contemporanea. E ci facciamo sempre un sacco di risate!! Quest’oggi, però, sono rimasta piuttosto sconcertata dal “lusso” ostentato che ci ho trovato. Non so, forse ero più giovane io e un tempo non me ne accorgevo, ma con i miei vestiti premaman super riciclati, i capelli, che vabbè, devo proprio trovarmi un cappello estivo adeguato, e la mia borsetta che era già fuori moda quattro o cinque anni fa, sinceramente mi sentivo un po’ fuori posto. Cioè, non che io mi sentissi a disagio, per carità, ma mi pareva quasi di “rovinare” l’atmosfera. Comunque, mi devo ricordare di non specchiarmi più in un luogo del genere: mai avevo visto con tale inclemenza la quantità di capelli bianchi che sto collezionando. Anche se ho concluso che non mi stanno poi così male…
Comunque, il vero luogo di perdizione, per noi, sono le librerie, e abbiamo trascorso i momenti più piacevoli divisi tra Feltrinelli e Mondadori. Pur essendo il suo compleanno, quel sant’uomo ha dimostrato di meritarsi sempre di più tale appellativo, cedendo all’acquisto di un nuovo libro di Munari per i figli.
L’insofferenza della Streghetta (crescente con il passare del tempo,e decisamente molesta) mi ha spinto a tentare l’azzardo: nonostante la pancetta che comincia a protendere, e le gambe che necessitano di sostegno per reggersi, ho sperimentato una nuova legatura (credo che si chiami “tibetana”) e sono riuscita a caricarmela sulla schiena senza premere sulla pancia. Devo dire che la ragazza si è calmata subito… Vedremo domani l’esito sulle mie giunture!
Purtroppo la visita alla chiesetta di una traversa di Via Torino (Santa Maria in San Satiro), che il padre dei miei figli desiderava da tempo, non è stata possibile: siamo incappati proprio nell’orario di chiusura (dalle 11:30 alle 15:30, un po’ lunghetto, no?).
Moolto più deleteria, invece, la “visita” alternativa (assolutamente casuale e non programmata) al negozio delle Camper (di cui sopra) di Via Torino (ne ignoravo completamente l’esistenza!). Non ho resistito: sono dovuta entrare. La collezione estiva comprende una serie di scarpe sui toni del blu e dell’azzurro che mi sarei comprata tutte, immediatamente, senza neanche bisogno di provarle. Che poi, diciamocelo, cosa sono cento euro per un paio di scarpe che ti durano tutta la vita?? (il mio primo paio di Camper risale a sette anni fa, le ho portate quasi ogni giorno nei mesi autunnali e invernali, e sono ancora lì, non in splendidissima forma, ma ancora portabilissime). La risposta che mi sono data è: sono troppi, se quel paio di scarpe sono assolutamente bellissime, ma non mi servono. E poi oggi non è mica il mio compleanno, no? Ho cercato di tornare nella modalità “visita al museo” e siamo passati oltre.
Ora, tornati a casa nella (vana) speranza di far dormire una Streghetta sempre più insopportabile (nei rari istanti di buon umore parla a raffica, altrimenti si lamenta di tutto…), attendiamo con ansia l’ora di cena. Una carissima amica, Antonella, si è resa disponibile a venire a casa nostra, per occuparsi di tutta la truppa, mentre noi sfrutteremo i Ticket rimasti per andare a farci (stavolta in solitaria) una bella mangiata di pesce. La parola d’ordine è una, e molto chiara: stasera non si parla di figli!!
Cubi e scale
mercoledì 2 maggio 2012
Mamma, ti femmi?
Semel in anno licet insanire
Allora, diciamocelo: quando ci vuole ci vuole. Va bene il risparmio, va bene la pianificazione, e soprattutto è sana e santa l’abitudine a riconoscere i nostri veri desideri, sapendoli distinguere dalle voglie del momento. Continuiamo a difendere la nostra convinzione, per la quale nulla di quel che possiamo acquistare ci può rendere veramente più felici.
D’altra parte, una volta l’anno una eccezione è ammessa, anzi, è desiderabile. Soprattutto perché guardare in faccia i nostri veri desideri non significa, in nessun modo, comprimerci, esercitare uno “sforzo” stoico per fingerci che: “vabbè, non ci interessa”. Qui non si tratta di fare la volpe e l’uva.