Oggi è mercoledì, e Il Cavaliere il mercoledì esce da scuola alle 12:15, dal momento che per la sua classe nel pomeriggio sono previste delle attività opzionali. Devo dire che la nostra scuola fa delle ottime proposte, offrendo molteplici laboratori interessanti, e (non da poco) gratuiti! D’altra parte, vista la densità di partecipanti alla vita domestica quotidiana, a me e al Cavaliere non è parso vero poter stare insieme un paio d’ore ogni settimana, accompagnati “solo” dalla Streghetta, che in queste ore, per altro, spesso dorme.
Quando il tempo è bello ci mangiamo un trancio di pizza ai giardinetti, ci prendiamo un gelato in centro, passeggiamo insieme (ci va anche bene perché i negozi a quell’ora sono chiusi, così evitiamo inutili tentazioni…). Se invece, come ultimamente accade spesso, fa troppo freddo oppure piove, ci basta scegliere insieme il menù per il pranzo, e goderci qualche cartone animato che i fratelli troppo grandi non vogliono più vedere. Per noi è proprio un appuntamento importante.
Devo pubblicamente ringraziare, tra l’altro, Valentina, che in questi ultimi due mesi mi ha permesso di mantenere questo momento con Il Cavaliere, accompagnandolo a casa ogni mercoledì, quando non avevo le forze sufficienti per fare due viaggi al giorno, dovendo poi ovviamente recuperare ancora i fratelli maggiori (e La Polpetta) alle quattro del pomeriggio. Anche se non abita vicino a noi, ogni mercoledì si faceva un bel pezzetto di strada in più per portarmelo a casa!!
Comunque, recuperate le forze, oggi io e La Streghetta ci siamo messe in viaggio (ovviamente all’ultimo momento, nonostante avessimo iniziato i preparativi per uscire quasi un’ora prima…) per andare a recuperare il nostro eroe. Diciamo che da casa a scuola ci sono circa quindici, venti minuti di viaggio, che comunque faccio volentieri da quando ho imparato a concentrarmi più sul paesaggio della nostra Pianura Padana (che ha dei bellissimi colori, in questa stagione), più che sui camion che mi intralciano il cammino…
Oggi però ero un po’ preoccupata per i tempi di percorrenza (in realtà poi arrivo sempre in anticipo, ma cosa ci posso fare, sono un “pochino” ansiosa, soprattutto per la difficoltà nel trovare il parcheggio…) e non mi stavo affatto guardando intorno, quando ad un certo punto sento La Streghetta che comincia a gridare: “mamma, ti femmi? ti femmi?”. Ho pensato “ecco, deve fare pipì!” e le ho domandato subito: “di cosa hai bisogno?” , immaginandomi già un pit-stop per annaffiare qualche cespuglio.
E lei: “mamma, io voio un fiore!”. Ho guardato dal finestrino dove mi stava indicando, e ho visto nei campi spuntare i papaveri, dappertutto. Non ho resistito: ho pensato che valeva la pena rischiare di arrivare in ritardo, per una volta. Infondo la maestra avrebbe aspettato (con tutto quello che ho aspettato io in questi anni…), così ho accostato la macchina, sono scesa e ho colto un bel papavero per la mia Streghetta.
Purtroppo la foto è di repertorio: dopo aver recuperato Il Cavaliere (alla fine siamo arrivate ancora prima noi…) abbiamo fatto quattro passi in centro, prima di tornare a casa, con il papavero (poverino!) a soffrire sul cruscotto. L’ho messo nell’acqua, ma dubito che ce la possa fare…
Però, che bel rosso!!
Bell'idea questo Blog, ottima scrittura e grande coraggio tutti questi figli! Almeno dal punto di vista di una diciannovenne! :) Complimenti, il mio blog è neonato, se ti va passa!
RispondiEliminaInteressante davvero il punto di vista di una diciannovenne... E sicuramente vengo a sbirciare bnel tuo blog!!
Eliminache dolce la tua piccola...e anche tu :)
RispondiEliminasono nuova, Emy di http://viverea4lee.blogspot.it/
ma che brava...ecco a volte presa nei frenetici ritmi quotidiani non ci soffermiamo sulle piccole cose...ma x fortuna i nostri figli pensano a noi :P ...pure mia figlia adora i papaveri e gli dispiace che nel nostro giardino non ne crescano (ce ne sono abbastanza nei cortili limitrofi ..)
RispondiEliminaChe bello osservare il mondo con gli occhi dei bambini... hai fatto bene a fermarti un attimo per accontentare la tua piccola streghetta!
RispondiEliminaPiccolo trucco per far durare un papavero, basta bruciare con un accendino la parte tagliata, fino a far asciugare il lattice. Questo consente di farlo durare abbastanza (a condizione di avere un fumatore nei paraggi, con accendino alla mano). Capisco la piccola, i papaveri sono una fortissima attrazione anche per me!
RispondiEliminaIo amo, immensamente amo, i campi inondati dal rosso dei papaveri: qui mi mancano tanto, devo correre nella mia Valluretta a trovarli e a sfiorarne il velluto...
RispondiEliminaGrazia
PS rRazie delle preghiere, te ne sono molto grata.