Perciò, non ricordo con particolare apprensione (forse anche perché ero bambina) l’evento stagionale del cambio degli armadi. Probabilmente non era necessario fare grandi lavori, al massimo portare “in evidenza” i vestiti estivi, e riporre sul piano più alto i maglioni (e viceversa).
Qui invece è un’altra storia. Perché, nonostante la casa sia grande, lo spazio sembra sempre non bastare mai. Ogni camera ha i suoi armadi, e nel corridoio che precede la camera dei “grandi” c’è un altro grande armadio, che nei miei piani avrebbe dovuto reggere benissimo l’impatto del cambio stagione.
D’altra parte io, essendo una sola, rendevo più semplice anche la gestione delle taglie: i vestiti piccoli andavano accantonati, per fare spazio ai nuovi acquisti.
Qui invece, ogni anno, c’è da districarsi tra “per L’Ingegnere questa maglietta è corta, vediamo se va bene al Cavaliere già quest’anno, o devo metterla da parte”. Oppure, anche più drammaticamente: “questi pantaloni della Sartina sono praticamente nuovi, eppure le vanno giù corti. Cosa faccio? Li metto nel limbo per quattro o cinque anni, prima che possano usarli Polpetta e Streghetta?”.
Insomma, un gran caos (tanto per cambiare). Tanto più che mi toccherà fare spazio ad un esserino in più, a breve (e mi rendo conto che forse non è il caso di aspettare troppo. Quando ero incinta della Streghetta negli ultimi tempi ero troppo stanca, ed è andata a finire che l’armadio delle bambine l’ho sistemato nella settimana successiva al parto. Non proprio il massimo!).
A dire il vero la situazione della Sartina è molto più semplice, ha un armadio a due ante tutto per lei, e onestamente preferisco un po’ più di disordine, ma che impari a gestirsi da sola, piuttosto che fare tutto io (anche perché onestamente ora come ora non ne ho le energie!). Perciò sono partita affrontando la bestia nera: l’armadio dei maschi. Che sono stati relegati in uno spazio piuttosto angusto (d’altra parte abbiamo dimostrato che per loro è necessario così: più spazio generava una moltiplicazione del disordine!).
In realtà lo schema non è complesso: magliette a manica corta, canottiere e pantaloncini a portata di mano, così che possano “servirsi da soli”, pantaloni lunghi e golfini in seconda fila.
L’Ingegnere, essendo un tipo sportivo, predilige pantaloncini da basket, con relative canottiere, però ha un certo senso estetico, per cui difficilmente mette insieme abbinamenti improponibili.
Il Cavaliere ha un atteggiamento strano: da una parte metterebbe camicia e pantaloni con la riga ogni giorno, perché gli piace essere elegante (diciamocelo onestamente: non succede mai. Lo spazio per l’eleganza lo ritrova quando si traveste da guerriero, o da supereroe, anche in pieno agosto, attingendo dal nostro grande baule dei travestimenti, che è in assoluto il suo gioco preferito). Dall’altra ha perennemente la testa tra le nuvole, per cui sono più le volte che esce con i pantaloni bucati (ferite di battaglia, si sa, di cui i suoi pantaloni soffrono particolarmente), oppure con pantaloncino rosso e maglietta arancione accesso (non si può vedere!!).
Però, nonostante l’impegno, infondo mi piace questo momento dell’anno, perché facendo passare tutti i vestiti troppo piccoli, da regalare o da mettere da parte, ripercorro i mesi appena passati, rivedo le avventure vissute. Ci sono certe magliette che sono state usate all’infinito, perché capita a tutti di affezionarsi anche ad un capo di abbigliamento. Loro, magari, si sentono troppo grandi per ricordarlo, e non ci pensano più, ma per me sono momenti preziosi da conservare.
Perciò, nonostante la mancanza cronica di spazio, in alto in alto, dove ci potrebbero stare giusto le coperte d’estate, ho due scatole di cartone, che avevo decorato con lo stencil quando ero in attesa della Sartina. Lì dentro metto i miei (e loro) ricordi. Perché quando entra in casa, magari, è solo una maglietta. Ora, invece, è un pomeriggio al parco, una macchia di gelato al cioccolato, una caduta in bicicletta, un momento felice…
Anche noi siamo alle prese con "questo è piccolo", "questo non va più a nessuno"... Solo che da me collaborano le due bambine...
RispondiEliminaIn questo momento ho di tutto un po' ovunque... Una sfilata misto-stagione tutto il tempo in cui le bambine sono in casa... "Ovviamente" ieri la piccola che con 10 gradi sotto zero è sempre a piedi nudi voleva la tuta da neve ;)!
Come no ;)!
Non c'è niente come il fascino di quella colorata e morbida giacca invernale... ovviamente a luglio. A dicembre diventa un mostro orribile dentro cui non si sopporta di venire imbrigliati!!!
EliminaCon gli ometti invece io faccio in fretta il cambio....il loro guardaroba è ridotto all'essenziale...e poi quello che non usa più il grande...passa direttamente nel ripiano del piccolo...il dramma è il cambio delle fanciulle..un poì perchè il loro armadio è stracolmo (e perennemente in disordine)...un po' perchè la piccola eredita sì parte dell'abbigliamento della grande ma che spesso poi non mette (a differenza dei maschietti, le due signorine sono molto differenti come costituzione fisica)...e poi per la par condicio...ogni volta che si compra qualcosa di nuovo alla grande..anche la mia Streghetta pretende qualcosa di nuovo per lei...e l'armadio straborda!!!!
RispondiEliminache dire..la consolazione è che invece l'armadio di noi due grandi è talmente ridotto all'essenziale...che è del tutto superfluo il cambio di stagione!!!
Ciao, questo è uno dei pochi compiti che è appannaggio esclusivo della mamma. Io per una mattina intera devo semplicemente tenere occupate le belve per lasciare Silver a districarsi tra consistenza dei tessuti, taglie ormai in disuso e "questo me l'aveva prestato mia sorella, questo la Carla, questo la Barbara"...
RispondiEliminaIL mio più grande tabù: il cambio di stagione! Sono 4 anni che non lo faccio più! Tutto mischiato! Allegria! "Dov'è il costume da mare?" "Prova a guardare accanto al maglione grigio!"
RispondiEliminaLa verità è che sono PATOLOGICAMENTE pigra e disordinata.
Esisterà una cura?
Intanto continuo a comprare armadi.
che tasto dolente anche se per me si tratta solo di due..ma comunque maschio e femmina...il maschietto non è molto interessato ai vestiti al contrario della femminuccia che odia i pantaloni..al massimo pantacollant sotto la gonna...io l'ho fatto in due fasi e finalmente posso dire stop ...ho già fatto partire i cartoni di vestiti che non metteremo + all'indirizzo di amiche della amiche e così i vestiti avranno nuova vita.....anche io metto da parte qualche piccola cosa per ricordo...lo facevo soprattutto con le cose dei primi anni.....buon divertimento nel cambio armadi :P
RispondiEliminaNon ci posso credere! Più leggo quello che scrivi sul tuo blog più rivedo me stessa all'opera. Anch'io sono figlia unica, anch'io avevo un'armadio tutto per me, ecc. E mentre scrivo sono nel pieno del cambio stagione ( un armadio a tre ante per 5 ragazzi, praticamente vuol dire un cambio continuo ad ogni oscillazione di temperatura).
RispondiEliminaTra l'altro non butto via nulla, un po' per la speranza di reciclare, essendo tutti maschi questo è abbastanza
facile, un po' perchè anch'io mi affeziono al vissuto di magliette e quant'altro. Così ogni volta è un ripercorre con loro di occasioni e fatti nei quali i fratelli maggiori hanno indossato questo o quel capo...e quando non va più : " mamma questo lo conserviamo così poi lo indosserà...chi viene dopo!".
Stancante...ma ha il suo fascino!
Ciao, a presto...Rita.
a breve nuovo cambio di stagione e nuovo ingresso in famiglia. volgia: zero. ma soprattutto so già che il cambio finirà si e no a luglio e la mia casa (piccola) sarà invasa fino ad allora di scatoloni...
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