Dopo la lunga attesa di luglio, le ferie tanto agognate sono arrivate. E sono trascorse.
Sabato in serata, in seguito ad una partenza non proprio “intelligente”, siamo tornati (stanchi ma felici) dalla nostra settimana di mare/Meeting. E adesso mi chiedo che cosa posso dire, nello spazio di un post, di una settimana così.
A parte che ci hanno anche intervistati (e chi mi ha visto mi ha riconosciuta, visto che portavo proprio la maglietta con scritto “Sì, sono tutti miei”), e questa cosa ci ha molto emozionati, e resterà probabilmente negli annali della famiglia (anche perché io sono riuscita a sbagliarmi nel rispondere alla domanda sul numero dei figli!!).
Ma questo è il meno. Devo dire che non posso non essere estremamente grata per tutto quello che è successo in questi sette giorni, di previsto ed imprevisto.
Anzitutto nella facilità con cui siamo stati insieme tra noi. Che non va mai data per scontata. La convivenza stretta, 24 ore su 24, con marito e tutti i figli non è sempre riposante, e difficilmente senza qualche ostacolo (c’è sempre il momento in cui qualcuno vuole fare qualcosa, e qualcun’altro tutt’altro). Si tratta di una grande palestra di carità reciproca, e devo dire che proprio in questo sono rimasta stupita. Perché nonostante i battibecchi (soprattutto tra L’Ingegnere e La Sartina), nonostante il nervosismo delle piccole (le abbiamo catapultate in un ritmo di vita molto diverso dalle nostre abitudini), nonostante la svagatezza del Cavaliere (per i primi due giorni ce lo perdevamo dappertutto, perché seguendo il filo dei suoi pensieri continuava ad allontanarsi dal “gruppo”), alla fine è sempre prevalso il desiderio del bene reciproco.
A me è piaciuto tantissimo il fatto di essere in vacanza, anche questa volta, con degli amici. Anche se non si trattava di una vacanza “organizzata”, alla fine eravamo nel residence con altre due famiglie amiche. E con una in particolare, con diversi figli di età simile ai nostri (almeno ai più grandi) c’è stata una grande condivisione. Andare insieme in spiaggia (poco), in piscina (di più!), programmare i pasti, confrontarci sulle scelte, chiacchierare fino a tardi la sera… Nonostante si sia già in tanti (sia noi che loro), è stato proprio bello allargare gli orizzonti… ancora di più!
E poi c’è stato il Meeting… che se qualcuno ha in mente tutto quello che è passato in televisione, o sui giornali, beh, non ha niente a che fare con quello che abbiamo vissuto noi.
Non so esattamente da che parte cominciare, so di per certo che ci sarà da tornarci su, in particolare su alcuni incontri che ho seguito (e altri che guarderò grazie allo streaming).
Certo è che la sorpresa di ogni anno (e dopo più di vent’anni di frequentazione è strano sorprendersi ancora!) è l’esperienza della gratuità. Perché dietro a tutto quello che si vede in televisione, dietro ai personaggi famosi, ai politici, alle polemiche che poi inevitabilmente si sviluppano sui mass-media (perché è difficile ignorare uno degli avvenimenti culturali più importanti dell’anno, perciò almeno qualche polemica bisogna suscitarla sempre…) c’è un numero incredibile di volontari (ben più di 3000 persone), giovani e meno giovani, che per una settimana lavorano duro (pagando, per altro, per vitto e alloggio), non solo perché tutto il resto sia possibile, ma perché tutto sia BELLO. Ed è questo che rimane addosso più a lungo.
Perché in quella che viene definita l’Area bambini (uno spazio tutto dedicato a loro, con giochi, attività, laboratori, spettacoli, mostre, ecc…), ho visto con i miei occhi un ragazzo, non avrà avuto più di vent’anni, che dalle 11 del mattino alle 11 di sera (io non ero lì tutto il tempo, ma lui sì!) ha cantato, ballato, giocato a pallone, consolato, sistemato… ha fatto di tutto per far star bene i nostri figli. E quando sabato mattina non c’era più niente da organizzare, ha chiamato un amico con la chitarra e ha improvvisato quattro canti con i sette o otto bambini che c’erano. E non aveva nessun contratto che glielo imponesse…
Nello spazio ristorazione (dove la nostra allegra famiglia consumava i pasti portati da casa) c’era una squadra di pulizie ineccepibile, che in pochi istanti liberava i tavoli dai rifiuti (con raccolta rigorosamente differenziata) e ripuliva, così che fosse tutto confortevole per la famiglia successiva. E contando che ogni giorni al Meeting venivano preparati 25.000 pasti, e aggiungendo tutti quelli che, come noi, si portavano il cibo da casa, non stiamo proprio parlando di poca roba… E anche vedere altre famiglie alzarsi appena finito di mangiare, solo per lasciare posto a noi (cosa che poi ci è venuto più che naturale replicare), fa pensare che forse è proprio vero che è più facile essere cordiali, “trattarsi bene”.
Poi ci sono i contenuti, le mostre, gli incontri, di un Meeting che mi è piaciuto particolarmente perché ha toccato profondamente le mie “corde” (penso si possa parlare di un Meeting decisamente antropologico), così mi sono sentita ancora di più a casa!
Ma alla fine dei conti, quello che più mi sta accompagnando in questo rientro a casa è che se “La natura dell’uomo è rapporto con l’Infinito” (questo il titolo della manifestazione di quest’anno), quel che c’è di più straordinario è che questo infinito si è reso esperienza, incontrabile, tra i padiglioni affollatissimi (e caldi…) della Fiera di Rimini, così come oggi, tra le quattro mura di casa!
To be continued…
:))))))))))) bentornati! e ora conto alla rovescia? un bacione mamma Simo
RispondiEliminaPer ora faccio il conto alla rovescia dell'inizio delle scuole (asilo: giovedì 6; medie: lunedì 10, elementari: mercoledì 12). Poi, finito l'inserimento della Steghetta (che per altro oggi ha dichiarato che non vuole nè l'asilo, nè il fratellino, ma solo stare con me!!), comincerò a dedicarmi seriamente alla preparazione della new entry!!
EliminaGrazie mamma Simo!!
Bentornati! Che bella descrizione hai fatto... io non ci vado da un po', ma l'anno prossimo vorrei esserci!
RispondiEliminaHai visto il titolo dell'anno prossimo? Sarà: "Emergenza Uomo". Da non perdere!! Chissà come faremo noi col piccoletto...
EliminaCredo che quando si facciano le cose per passione, tutto prenda un'altra piega. I soldi possono essere un incentivo, ma senza la passione ciò che tu hai descritto non puó esistere secondo me.
RispondiEliminaAh...bentornati! Sono mancati i tuoi post :)
Quel che stupisce è che siano così in tanti, accomunati dallo stesso modo (bello) di fare le cose. E non ho nemmeno parlato dei ragazzi addetti ai parcheggi: ore ed ore sotto il sole, sull'asfalto. E tutti che quando vedevano il pancione ci lasciavano passare avanti, per parcheggiare il più vicino possibile all'ingresso.
EliminaGrazie per il bentornata... lasciami mettere in pari con le lavatrici e terminare l'inserimento all'asilo, poi torno a pieno ritmo!!
Ecco su questo non ti invidio, io quando rientro mi sposto poi mi ritrovo sempre una pila assurda di panni e siamo solo in tre...non oso immaginare quando saremo in quattro!! Cioè per te dev'essere un macello! Oppure anche su questo hai qualcosa da insegnarmi?!
EliminaWow, ma lo sai che in questi mesi solo due persone mi hanno lasciato passare, una alla cassa del super apposita per panciute o bimbo munite (cioè io ho doppia precedenza :P) e uno in farmacia. Mi chiedo se gli altri facciano finta di niente o semplicemente se ne freghino. E non so mai se devo essere io a dire "Scusate ho la precedeza" o aspettare un gesto, ovviamente io aspetto sempre augurandomi di essere circodata da persopne civili e invece...
Sai il mio trucco? Porto poche cose, così ne sporchiamo poche (e fa niente se gli ultimi giorni andiamo in giro un po' pataccati...). Poi vabbé, ho fatto lavatrici all day long per giorni e giorni.. E ora ne sono uscita!!
EliminaComunque, solo al Meeting mi hanno fatta passare. Ormai con il mio pancione non è che ci siano dubbi, eppure anche nelle casse del super nessuno ha mai fatto una piega! Anzi, l'ultima volta avevo davanti a me un signore anziano con stampelle e badante, e poi almeno altre quattro persone. Senza rendermi conto sono passata avanti ad una coppia con bambino (ma grande, almeno sei anni) e la mamma l'ha fatto notare ad alta voce. Alla fine mi sono messa in fondo alla coda (anche io non domando mai, aspetto sempre che siano gli altri a fare un gesto "di civilità", come c'è scritto sul cartello in cassa). Però alla fine al cassiere l'ho detto: sia io che l'anziano ci siamo dovuti fare tutta quanta la coda, tanto vale toglierli, quei cartelli, a volte mi sembrano una presa in giro e basta! (e così mi sono pubblicamente sfogata!)
Ti avevo detto che sarei venuta venerdì ed invece no, il caldo mi ha sfiancata e non ce l'ho proprio fatta! Mi dispiace tanto, ti avrei conosciuta volentieri. Hai descritto alla perfezione quello che ho visto con i miei occhi negli anni passati, anche se solo per un giorno.
RispondiEliminaSe ti va, passa da me, hai qualcosina da ritirare...
http://wwwmammadibea.blogspot.it/2012/08/quanti-premi.html
Ciao!
Ecco perché non ci siamo viste! Pensavo che non mi avessi individuata!
EliminaVabbé, sarà per un'altra volta!
Grazie intanto, e a presto!
Che bel post , Bentornata !
RispondiElimina:))
Veronica
Grazie Veronica!
EliminaCiao
Bentornata :-)
RispondiEliminaGrazie!
EliminaSono molto felice di sapervi a casa...e domani vi spedirò il meritato premio del nostro Giveaway!
RispondiEliminaEvviva!! è il primo Giveaway che vinciamo!!!
Eliminabentornati!
RispondiEliminaè sempre bello per me leggere i tuoi racconti di famiglia... è bello poter condividere gioie e fatiche, vittorie e sconfitte che in fondo accomunano tutti.
un grande abbraccio extra large a voi!
:) monica
Grazie Monica, un abbraccio anche a voi!
EliminaSalve!ti seguo da un po di tempo non ti ho mai scritto ma adesso che parli del meeting....anche noi siamo stati al meeting tutta la settimana la descrizone fatta da te e piu che giusta,tutto bello e bene organizato come al solito.Come te anch'io con un pancione enorme sempre all villaggio dei ragazzi per seguire i miei bimbi,adesso che nomini le magliete so di aver visto una signora con una maglietta cosi ma poi ricordo di aver visto anche un bimbo che aveva una maglieta con scritto "Si,siamo tutti suoi" puo essere oppure mi sbaglio? A presto! Violeta violettpd@yahoo.com
RispondiEliminaEravamo assolutamente noi!!!! Un giorno io con la maglietta, e il giorno dopo quasi tutti i bambini con la scritta "Siamo tutti suoi!". Mi sa che ho anche capito chi sei, perché di pancioni visti tutti i giorni non ce n'erano tantissimi!!! Peccato che non ci siamo riconosciute là!
EliminaMa non dirmi che sembro così "signora", ti prego!!! (Lo so che sono vecchietta, ma mi illudo sempre che si veda poco...)
Ma noooo ho detto "signora" perche...non ho trovato altro in quell momento.Beh,noi eravamo la tutti santi giorni ormai ci conoscevano tutti al villaggio dei ragazzi.IO dovrei partorire tra il 25-30 di settembre.Dico tra perche sara un cesareo l'ultima che ha meno di 2 anni e stata un cesareo cosi che purtroppo anche questo sara un cesareo domani il dottore mi dira quando....
EliminaBentornati!!!
RispondiEliminaChe bel meeting hai descritto, fai venire voglia di partecipare.
Come va il panzon? A quando il rientro a scuola della ciurma?
Spero ti abbiano rigenerato queste "vacanze" :D
bentornata, sono passata per sapere come stava il tuo pancione e come fossero andate le tue vacanze, e come sempre la tua pacatezza mi illumina, riesci sempre a vedere il lato positivo di ogni esperienza
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