giovedì 28 agosto 2014

Accade inaspettato

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Accade.
Arrivano gli inviti, a volte tanto desiderati, ricercati, voluti e domandati. A volte cadono come dall’alto, inaspettati, imprevisti, magari nemmeno presi in considerazione.
Erano molte, molte settimane fa, e qualcuno mi domandò: “cosa fai il 27 di agosto?”. Io neanche a pensarci… quella settimana ospito sempre i due figli di una amica che lavoro, figuriamoci! Sono impegnata, come faccio a spostarmi per una giornata intera? E chi tiene i miei di bambini?
Tra l’altro, poi, sono uscita da FB da mesi, non seguo più quel “giro” di donne… Per carità, una bella compagnia, santa… ma ho appena deciso di dedicarmi ai rapporti reali, “carnali”, chi me lo fa fare di andare dietro a nomi che appena ricordo, facce dietro ad una icona che ormai è sbiadita nella memoria?
Poi la data si avvicina, e il luogo scelto è un luogo che ami, casa di una più che amica, sorella… Insomma, chi partecipa non è poi così virtuale: un volto noto e amato, poi due, poi tre…

Alla fine la decisione: vengo pure io! (quel sant’uomo ovviamente si è reso disponibile a lavorare da casa, gestendo così tutta la prole). I figli dell’amica che dovevano venire arriveranno un paio di settimane dopo, manco a farlo apposta…
Insomma, andiamo, io e Carmen (che nessuna delle due si sarebbe mossa da sola, siamo troppo insicure delle nostre abilità di guida e di orientamento), con Karin che si unisce all’ultimo minuto… Andiamo ad un incontro con altre 30 donne, alcune, pochissime, care amiche, altre conosciute sul web, altre totalmente sconosciute. Portiamo con noi un piccolo dono, e poche righe di presentazione (si farà un gioco per iniziare a conoscersi – sono onesta, l’idea non mi sorride nemmeno un po’, non sono una che ama queste cose).
La strada, ovviamente, è più breve e semplice del previsto… le colline del pavese sono un paesaggio da anni familiare ed amato!
Basta arrivare, scendere dalla macchina, e in pochi istanti l’imbarazzo previsto svanisce (anzi, forse non c’è mai stato). Partendo dai volti amati da anni, da mesi, fino a persone viste ieri per la prima volta… raccontarsi le esperienze, i mariti, i figli, il lavoro… lasciarsi fotografare (se c’è una cosa che odio…), divertirmi giocando insieme…
Quello che ho visto ieri fa parte della risposta ad una mia domanda, ad un mio desiderio. Il realizzarsi, anzi l’inverarsi di qualcosa che avevo già visto e verificato, ma che ha bisogno di essere continuamente desiderato, cercato, amato, coltivato…
Il culmine della giornata, la messa insieme, ha reso evidente e vera la ragione della nostra speranza, del significato dei chilometri percorsi (da Torino, da Roma, da Genova, da Forlì, da Bergamo, ecc…), della fatica di lasciare i figli, i mariti. Il significato del nostro metterci in gioco: ciascuna, nella sua storia, in luoghi, momenti, modalità, espressioni diverse, ha incontrato, sperimentato, trovato e amato un tesoro, il Tesoro più grande.
E adesso il desiderio è sempre più grande, quando la prossima volta? certo non può finire così… Voglio andare a Genova a vedere, e poi ho posto, per ospitare… e con qualcuna ho parlato troppo poco, di alcune non ho nemmeno associato la faccia al nome…
Insomma, sempre stanca, sempre piena di cose da fare, sempre in corsa (o in rincorsa…), ma sempre meno sola, o (meglio) sempre più consapevole e certa della forma che nella quotidianità prende quell’unica grande Compagnia, che non mi lascia mai!

6 commenti:

  1. Il cuore ancora scoppia!

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    1. Ha ragione il Sacerdote: Cristo è il centro della nostra vita. E' Lui che ci rende serene, è in Lui che siamo raggianti, è Lui che ci dà la forza di cui noi stesse ci stupiamo... E' Lui che ci ha riunito. Immagino il Paradiso così: unite in Lui, a lodarLo, ad adorarLo. Cantando le Sue meraviglie. Nel banchetto eterno, con i nostri cari. E col vino di Barbara. Giulia

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  2. E' davvero difficile far capire cosa abbiamo vissuto a chi non c'era....

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  3. E' stato memorabile! Adesso, per esempio, non ti leggo più soltanto, ma le parole scritte prendono vita perché ti ho sentito parlare. D'ora in poi, leggendoti, ti ascolto.

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