Questo post è una promessa, una promessa che ho fatto tanto tempo fa… ma il tempo, la pazienza. la disponibilità di mettersi in scrivania a mettere insieme due righe sensate, insomma, siamo arrivati fino a qui, e questo post aspetta dalla fine di maggio di vedere la luce…
Meglio tardi che mai.
Avevo ricevuto un invito, un invito che avrei accolto con gioia, mi sarebbe davvero piaciuto andare con lei, e stare con loro, ma in una famiglia come la mia due giorni interi senza la mamma, insomma, non è facile… e sono rimasta a casa, spettatrice delle foto su Instagram (che mi hanno allietato il cuore). La mia amica Glores, consulente del portare, è andata a Genova (senza di me, purtroppo), per incontrare altre amiche “virtuali”, condividere con loro il tempo, la passione per i nostri cuccioli. Sono stati due giorni di incontri e di corsi, che io ho seguito da lontano, ma che desidero assolutamente raccontare, con la voce di chi c’era.
Mi scrive (ormai tanto tempo fa) Stefania:
È stato intenso, profondo, emozionante, vero. Ho finalmente potuto assaporare il portare sotto un altro punto di vista, che non è fatto di fasce, queste sono l'ultimo tassello di un grande puzzle.
Ho avuto la possibilità di vivere a 360 gradi Glores e "il portare", nella sua essenza. L'incontro informativo è stato secondo me un vero successo, non solo perché c'erano tante mamme, papà e bimbi, ma soprattutto perché si è parlato appunto delle difficoltà, della fatica, cose di cui non è facile parlare.
Ho avuto anche la fortuna di assistere alle consulenze come spettatrice.. E questo è il regalo più grande, lo so è assurdo, dovrei dire che la consulenza ricevuta lo sia, però no, osservare e ascoltare Glores mentre parla con le altre mamme è stato incredibile. Lei non lo sa, ma a me è scesa anche qualche lacrima mentre parlava. Mi ha emozionata nel profondo.
Questo per me è una vera consulente, una persona capace di smuoverti e di farlo con delicatezza, senza invaderti, rispettando i tuoi tempi, le tue sensazioni.
Mentre spiegava il triplo sostegno davanti ha detto una frase che rimarrà nel mio cuore "finita la legatura, prendo il bimbo e mi fermo. Respiro" ecco.. Mi fermo e respiro.
Mi colpisce tanto quello che leggo, perché anche da queste pagine il “portare” è sempre stato trattato come un argomento gioioso, colorato, allegro. Non sempre è così, ma perché mai la vita è semplice… sempre porta “problemi”, momenti di passaggio, situazioni in cui è necessario fare pausa, respirare, e magari ricominciare da capo.
Ecco, nella mia amicizia con Glores, nel nostro guardare comune alla Bellezza (proprio quella con la B maiuscola) la fatica del vivere non manca. Il racconto reciproco delle difficoltà che incontriamo, quotidianamente, il sostegno. Sapere che c’è qualcuno che ascolta, che capisce. Che ti dice “respira”…
Spero di portare presto nelle nostre zone la mia cara Glores, che possa incontrare tante altre mamme, perché ancora una volta possiamo assistere, insieme, alla sua magia. Perché con le sue fasce (con la sua Lena), lei ci lega…
Nessun commento:
Posta un commento