Non è facile tenere in ordine una casa grande come la nostra. E soprattutto non è facile tenere in ordine la “sala giochi”, stanza originariamente dedicata solo alle attività “diurne” e dove ora dormono La Sartina, L’Ingegnere e Il Cavaliere. In particolare ho sempre fatto fatica a sopportare la scatola delle matite e dei pennarelli, sempre piene di esemplari ormai “agonizzanti” (per carenza di tappi, o per raggiunti limiti di lunghezza), che mi facevano passare la voglia di dire “facciamo un disegno?”. In un vecchio post de La casa nella prateria avevo notato una particolare disposizione dei colori, che poi qui viene spiegata con chiarezza.
Così mi sono buttata anche io, ho acquistato per l’importante cifra di 0,99 euro (sempre santa Ikea) sei bicchieri di vetro e ho allestito il nostro “angolo dei colori”.
Così mi sono buttata anche io, ho acquistato per l’importante cifra di 0,99 euro (sempre santa Ikea) sei bicchieri di vetro e ho allestito il nostro “angolo dei colori”.
In ogni bicchiere (che ho contrassegnato con una striscia in colore acrilico) ho raggruppato le diverse tonalità di colori, dopo aver pazientemente temperato tutte le punte (alla fine avevo i calli sulle mani, ho dovuto portare dei cerotti per qualche giorno!!).
Ai pastelli ho affiancato gli acquerelli ottenuti con i pennarelli scarichi immersi in acqua. In questa immagine sono ancora nei bicchieri di plastica, che sconsiglio vivamente. Dopo la terza o quarta doccia di azzurro, viola e verde sul tavolo e sui nostri disegni, ho riesumato dei vecchi bicchieri ricevuti in regalo con una promozione, e ho utilizzato il vetro anche per gli acquarelli (sarà più fragile, ma è molto più stabile!).
Certo, non sempre il nostro tavolo è così ordinato… I fogli sparsi si moltiplicano sempre, qualche pastello va a spasso nel bicchiere sbagliato. E gli acquerelli sono stati riposti sopra alla libreria, perché è vero che non va frenata la creatività dei bambini, ma a due anni è ancora difficile capire quando è il momento di dipingere, e quando la mamma ha le mani già piene di pasta (di questi tempi si fa il pane tutti i giorni), e gli acquerelli non sono proprio colori alimentari…
Un semplice cambiamento di abitudini, una maggiore attenzione quando si mette in ordine e con davvero poco sforzo abbiamo ottenuto un angolo di lavoro funzionale, e soprattutto bello! Come faccio, ora, a dire di no, quando qualcuno mi domanda: "mamma, cololi con me?"
Un semplice cambiamento di abitudini, una maggiore attenzione quando si mette in ordine e con davvero poco sforzo abbiamo ottenuto un angolo di lavoro funzionale, e soprattutto bello! Come faccio, ora, a dire di no, quando qualcuno mi domanda: "mamma, cololi con me?"
Ma che bell'ordine! Mi sa che ti copio l'idea!
RispondiEliminabello mi piace...da me l'ordine dura poco..xò ci possiamo provare :P
RispondiEliminaPuoi anche mettere un solo pastello per ogni contenitore (anzi, la Montessori suggerisce proprio così). Con i bambini più piccoli è molto meglio, sia per mettere in ordine, sia perché scelgano ogni colore con consapevolezza, e non "a caso". Questo angolo è nella stanza dei "grandi", anche se poi è a disposizione di tutti.
EliminaE' molto bello vedere che riuscite a tenere cosi' in ordine anche se siete in tanti!
EliminaTemo che il nostro caos non abbia scuse...deve essere una tara congenita di tutti noi...
A casa nostra non esiste (e non resiste) nulla di bianco! Dai muri alle magliette,ho finito per rassegnarmi.
Quanto al vetro, mi piace molto, purtroppo però da queste parti è considerato un materiale "usa e getta" per la rapidità con la quale va in pezzi...
Mi piace molto la scuola Montessori ed il modo rispettoso con cui si avvicina al mondo infantile, cosa per niente ovvia. Le regole sono così ben proposte da essere piacevoli da seguire, mai costrittive, un equilibrio non facile.
E' la scuola per eccellenza, ce ne vorrebbero di piu', purtroppo sono ancora poche: paradossalmente, ce ne sono piu' all'estero che qui da noi.