sabato 18 aprile 2020

Diario di bordo: riflessioni

La quarantena sta dando un sacco di spazio alla riflessione. Intanto abbiamo quasi finito il primo sacco da 15kg di farina, che quando l'ho visto ho pensato sarebbe durato per sempre. D'altra parte a mangiare in nove tutti i giorni, è durato più che a sufficienza.
Oggi il sant'uomo me ne ha procurato uno da 25kg, così giusto per star tranquilli. Erano anni che desideravo comprare queste farine per pizzerie, ma ho sempre pensato fosse esagerato. Ora che ne ho avuto la "scusa" penso che ci farò l'abitudine, anche perché decisamente conveniente nel prezzo!
Quando abbiamo acquistato quel primo pacco extra large anche per noi, ricordo benissimo che avevo pensato saremmo stati duri e puri: chiusi in casa tutti quanti, con una sola spesa settimanale - o anche ogni dieci giorni. Attenti e precisi nel seguire la didattica a distanza. Cittadini modello, insomma.
Non tanto per "dovere civico", valore che mi interessa molto poco, quanto per responsabilità nelle circostanze. Se una situazione ci chiede un determinato comportamento, è giusto assumerlo.
Ma i giorni sono passati, e questa mia convinzione sta lentamente evaporando. Mi spiego: sono da sempre e per natura portata ad obbedire, la disobbedienza mi mette in agitazione, mi fa sentire "non a posto" e questo disagio da sempre mi ha portato ad una certa facilità nell'aderire alle circostanze date, con grandi benefici in passato. Non per virtù, ma per "ansia" ho affrontato diverse situazioni come andavano affrontate, senza ribellarmi, e ho nel tempo imparato che - anche se la motivazione dell'agire non era particolarmente adeguata - il "seguire" mi è stato utile. (scrivendo penso alla faccia del sant'uomo: lui sa quanto posso essere invece caparbia e testarda in altre situazioni, in cui pretendo di fare proprio come ho in mente io. Ma questo succede soprattutto nei suoi confronti, non ho "ansia" nel contraddirlo... devo capire se è un bene o un male!).
Ora però mi pare che le circostanze non siano quelle dei giorni del famoso acquisto dei 15kg di farina. Il tempo è passato, le cose stanno - lentamente - cambiando. E non riesco più a comprendere come sia possibile che ci venga ancora chiesto un tipo di comportamento che non trovo più adeguato alle circostanze. Certo, non sono un medico e nemmeno uno "scienziato", ma credo che l'unico motivo oggi che ci costringa ancora #tuttiacasa è l'inettitudine di una classe politica che non poteva dimostrarsi peggiore di così. Penso in particolare al Ministro della Pubblica Istruzione, che non ha fino ad ora fatto altro che esternare dichiarazioni folli (quel "tutti promossi" proclamato ai quattro venti che ha fatto pensare "ma questa ha mai avuto a che fare con un adolescente in difficoltà con la scuola?"). Per non parlare di un ministro della Famiglia - che in modo evidente preferirebbe occuparsi solo delle Pari Opportunità - che di fronte all'esigenza di materiale didattico, informatico e di sostegno concreto per la quotidianità delle famiglie, risponde con grandi e anche condivisibili discorsi, ma che attualmente non ha fatto NIENTE di concreto. Si parla di "stanziamenti", ma i bambini hanno bisogno oggi, i genitori hanno bisogno oggi.
E intanto ci chiediamo se a settembre riapriranno le scuole (per quest'anno si è già capito che non se ne parla), senza che una parola sia stata spesa per i bambini, i ragazzi, magari alla fine del ciclo scolastico, che sono andati a scuola - come i miei - l'ultima volta il 21 febbraio, che hanno lasciato lì libri, quaderni, le loro cose. E non sapevano che non avrebbero rivisto, e non rivedranno mai più, maestre e compagni. Quale pensiero è stato loro rivolto? Quale idea per affrontare la fine della scuola dell'infanzia, o del ciclo delle elementari? Non basta "abbuonare gli esami di terza media" per fare "felici" gli studenti (ho letto da qualche parte che si sta pensando ad una scuola senza libri né voti, ma con il "feliciometro" perché tutti vadano a scuola felici. Ma scherziamo?).
Guardo La Streghetta, che l'anno prossimo approderà in prima media, per non parlare della Turista per Caso, che si sta preparando a un esame di maturità che ancora non sa come sarà. Chi ha in mente loro, i loro compagni, le loro speranze, le loro fatiche?
Ecco, rifletto... 

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...