Il pomeriggio da noi si condivide tutto. Sul nostro grande tavolo ciascuno si dedica al suo lavoro.
La Sartina oggi deve studiare scienze, e ha deciso di utilizzare la lavagnetta delle bambine, sui cui annota le cose da ricordare. Io non gliel’ho mai raccontato, ma anche io, alla sua età, facevo così. Sarà una questione di DNA, in fondo la nonna fa la professoressa, e anche io, se pure per breve tempo, ho insegnato. Si vede che il gesso sulle mani è proprio una necessità.
L’Ingegnere sta copiando un testo su Perseo e Medusa. Siccome la mitologia gli piace un sacco, non si è nemmeno lamentato. Dal momento che però si annoia un po’ (insomma, non è come fare matematica), si sta sbizzarrendo nell’interpretazione delle lettere (la M maiuscola che si inchina, la l minuscola tremolante…). Considero avvisata la sua maestra: lei, che lo conosce, sa bene che non ci posso fare nulla!
Qualcuno non ha compiti da fare, ma vuole condividere il momento… C’è sempre spazio, per fare un po’ di merenda.
E se si sporca? “Mamma, puliscio io!!”
E Il Cavaliere? Ma dove è finito? Mi sa che si è dimenticato che i compiti, a volte, deve farli anche lui...
E Il Cavaliere? Ma dove è finito? Mi sa che si è dimenticato che i compiti, a volte, deve farli anche lui...
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