Diciamo che il malessere di questi giorni, come sempre, non è stato solo un male.
Avendo la pressione sotto le scarpe,e la necessità comunque di stare non distesa per evitare il fastidioso reflusso, ho dovuto necessariamente trovarmi una attività non alienante (non era il caso di stare davanti al pc tutto il giorno), che mi ricordasse di essere viva, senza intaccare le già scarse risorse.
Occasione perfetta per tirare fuori dall’armadio i gomitoli di lana cardata che mi ero comprata, durante lo shopping per il compleanno della Sartina. Perciò, dopo aver dato un rapido sguardo ai tutorial de La Pappa Dolce, ho spento il pc, inforcato l’aghetto e iniziato a punzonare.
Fonti certe (quel sant’uomo di mio marito) attestano che per tutto il pomeriggio io non abbia fatto altro che picchiettare con il mio aghetto, cercando di dar forma compiuta a vaporosi batuffoli di lana (bianca e blu, perché altri colori – per ora - non ne ho).
Ecco, non ho mai detto di essere una artista, e soprattutto le mia abilità manuali sono davvero ridottissime, ma devo dire di aver trovato nella lana cardata un ottimo elemento su cui lavorare. Come ho letto in uno dei tutorial di Melassa, lavorare con la lana cardata assomiglia molto di più allo scolpire, che non al cucire e ricamare.
Il mio primo obiettivo è stato raggiunto: ho trascorso il pomeriggio seduta (e non a letto), mi sono distratta da tutti i miei mali e mi sono anche rilassata.
Oggi pomeriggio, appena La Streghetta si è addormentata, ho ripreso la mia scatolina, per nuove sperimentazioni. Gli obiettivi sono elevati: con La Sartina stiamo verificando di poter fare un presepe. E non mi dispiacerebbe nemmeno realizzare un mobile per la culla di Gru, chi lo sa!
Intanto alcune figure hanno iniziato a prendere forma, sotto gli occhi ammirati della Polpetta, che ad ogni realizzazione esclama felice: “ma mamma, quella sono io!!”.
Ecco, devo migliorare un attimo i particolari dei volti (mi è stato fatto notare che c’è una bocca storta, ed un occhio più grande dell’altro…), ma si sa, con il tempo ci si perfeziona.
Oppure, come nell’ultimo capolavoro, si decide di lasciare il volto alla fantasia…
Il vero dilemma ora è: quanto riusciremo a resistere, prima di andare a comprare degli altri colori?
la lana cardata è molto bella, ma con i bambini piccoli sarebbe meglio infeltrirla utilizzando acqua e sapone, perchè l'atto della punzonatura con gli aghi oltre ad essere pericolosa per un bambino risulta essere troppo "violenta" agli occhi degli stessi.E' un consiglio che mi è stato dato da una maestra staineriana.
RispondiEliminaciao iv
Hai ragione, per i bambini ho visto la tecnica con acqua e sapone. Devo solo trovare una sera per provare prima da sola, e poi proporlo loro.
EliminaQueste cose con l'ago le ho fatte da sola!