Sono giorni un po’ strani questi: ho avuto un bell’attacco di gastrite/esofagite da reflusso, che mi ha messa ko per un paio di giorni (si è visto: ho scritto meno!!). Quel sant’uomo, poveretto, si è preso due giorni e ha fatto il mammo e il casalingo, devo dire con risultati apprezzabili. Soprattutto ho notato che mentre io ero a letto, combattendo tra il bruciore di stomaco, il mal di testa e il sonno arretrato (non sono più riuscita a chiudere occhio, se non la mattina presto!), i figli si sono comportati tutti come fantastici angioletti, a partire dalla Streghetta, che non ha ammorbato il suo già stanco genitore con le due cantilene tipiche delle nostre mattine insieme: “posso vedere un film?”, “posso giocare con il tuo telefono?”. Non ho sentito queste frasi uscire da quella santa bocca nemmeno una volta, in due giorni!!
Ok, si è fatta la pipì addosso qualche volta, ma sappiamo già che questo è il suo punto debole. Se la mamma non c’è o non sta bene, in qualche modo deve dimostrare il suo disappunto, ed ha scelto questo.
Stamattina, mio malgrado, ho ripreso le redini della situazione. Anche se le condizioni fisiche sono quel che sono, ho pensato che ce la potevo fare, soprattutto se le bambine avessero tenuto l’atteggiamento dei giorni passati.
Ovviamente abbiamo trascorso le prime due ore nella lotta tra la colazione “voglio il thè, no voglio il latte, non voglio questi biscotti, voglio gli altri…” e i vari tentativi di farmi cedere, su tv e telefono. Ma si vede così da lontano quando sono debole?
Grazie però ad un paio di amiche, che sono venute a trovarmi e hanno stemperato un po’ la tensione (apprezzo sempre la capacità di non-giudicare di fronte a frigni indecenti – fatti solo per richiamare l’attenzione – e caramelle concesse in quantità non ragionevole, solo per fare due chiacchiere in santa pace!), abbiamo superato la boa della mezza mattina, e le cose si sono fatte più semplici.
La Polpetta, poi, è tutto l’anno che apprezza in modo particolare certe attività montessoriane, che evidentemente sperimenta anche all’asilo. Perciò, armata di due paia di forbici e due fogli, ha coinvolto la sorella nella sua attività preferita: “mamma, io taglio”.
Con questo simpatico risultato, che prima o poi, ma non ora, sistemerò:
Dopo di che, visto che davvero l’esempio educa, mi sento dire: “mamma, metti a posto tu che io sto lavorando con La Streghetta”. Ed ecco il loro lavoro:
Si sono realizzate braccialetti simili a quelli che aveva fatto per loro La Sartina, qualche giorno fa. E io che un attimo fa stavo per cedere con l’ennesimo dvd. Basta proprio dar loro fiducia, e sopportare quell’attimo di panico. Hanno più risorse di quel che penso, sempre!!
La noia aguzza l'ingegno! Solo che per arrivare a quel momento di noia bisogna passare per lunghi attimi di angoscia. La mia è piccola, ma lo vedo con mia nipote, che poi è pure figlia unica e finisce sempre davanti alla tv o al computer. Spero che avere due figli così vicino mi aiuti a superare questi momenti di angoscia più facilmente!
RispondiEliminaGuarda, credo che proprio il fatto di essere due le aiuti così tanto. La fatica grossa la faccio con La Streghetta da sola (ancora pochi giorni), quando non sto bene. Ma noi facciamo la settimana corta, con La Polpetta, per cui il venerdì è una pacchia...
EliminaLo spero proprio tanto perché ci sono giorni che mi chiedo come farò con due bimbi se con una faccio così fatica! Soprattutto quando il marito non c'è mi ritrovo a fine giornata che sono uno straccio :((
Eliminacome ti capisco, io ho entrambi con reflusso patologico, e le gravidanze mi hanno lasciato una bella ernia iatale da scivolamento, così il reflusso è di casa, compresi gli antiacidi potenti
RispondiEliminacomplimenti alle tue piccole che almeno sono riuscite a no stressarti ulteriormente (non so a te, ma da me hannno i sentori quando non sto bene, e cacciano il peggio)
Per fortuna quando ero proprio ko c'era il papà! Oggi devo dire si stanno comportando egregiamente.
Eliminanon so se ti può aiutare... con mio marito che ha problemi di reflusso e gastrite, sta funzionando bene una tazza di tè bancha con 1 cucchiaino di gomasio (triti 1 cucchiaino di sale con 12 cucchiaini di semi di sesamo appena tostati, poi lo conservi in un barattolo).
RispondiEliminaQuanto mi sto rendendo conto che Davide, essendo figlio unicom chiaramente cerca sempre noi per giocare...
Scusa l'ignoranza, ma cosa è il tè bancha?? Perché ora come ora proverei di tutto...
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EliminaAvevo già visto i braccialetti su un altro post: deliziosi!
RispondiEliminaSpero che tu stia meglio: non vorrei che dovessi non partecipare al Social Family Day di sabato 9 giugno. Ci sarò anche io: caffè?
Grazia
Devo proprio riprendermi, perché non vorrei mancare. Soprattutto per incontrare tutte le amiche come te.
EliminaIo poi mi porto tutta la family...
Sull'arte di attirare l'attenzione ci si potrebbe scrivere un tomo di enne pagine ;))!
RispondiEliminaE tu come stai?
Buone we ;D!
Meglio, sempre meglio. Se riprendo anche a domire la notte siamo a cavallo!
EliminaGrazie Simonetta, e buon week-end anche a voi!!
L'importante che la mamma-regina stia bene....quindi...riposati più che puoi...che i bambini hanno sempre più risorse del previsto!
RispondiEliminaDavvero! A volte, però, essere ko mi fa sentire in colpa perché non riesco ad "intrattenerle" come vorrei. Invece è tutto più semplice, e loro lo sanno meglio di me!!!
EliminaI sensi di colpa fanno parte dell'essere mamma e donna...vorremmo arrivare dappertutto...però la salute prima di tutto...anche questo fa parte dell'essere regina...sapere quando è il momento di far lavorare la corte per riprendere forze ed essere al meglio! buon fine settimana a te e alla tua super famiglia!
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