giovedì 13 settembre 2012

Gocce d’acqua

nuvola_17-1112151440Torno sulla terra, dopo il viaggio teoretico di ieri, anzitutto perché probabilmente la realtà è ancora più interessante della speculazione, e poi perché davvero c’è molto da raccontare.

Nonostante gli impegni siano molti e il pancione di otto mesi aumenti la fatica, mi piace tantissimo la settimana dei rientri scolastici. E non sto parlando, in questo caso, del fatto che posso finalmente tirare un sospiro di sollievo, perché torno a poter disporre un pochino più liberamente del mio tempo (questo fattore non manca, ma non è l’aspetto principale, almeno di questi primissimi giorni)

La realtà dei fatti è che a me le accoglienze, le feste, gli spettacoli, le giornate di inizio anno piacciono proprio, nonostante siano piene di tremori, a volte paure, e sicuramente circondate da una enorme confusione (la nostra per altro fantastica scuola ha un difetto non facilmente risolvibile: manca di spazi adeguati a contenerci comodamente tutti).

Il primo giorno di scuola materna è forse il più impegnativo, quando si ha un piccolino di tre anni (da noi la classe è quella dei “pesciolini”) che inizia la sua avventura. Giustamente le maestre propongono un inserimento graduale, e concordato in modalità differenti a seconda delle caratteristiche di ogni singolo bambino, e delle esigenze delle famiglie. Per dire: c’è chi – come La Streghetta – già da oggi è rimasta anche per il sonnellino (ad una sola settimana dall’inizio), e chi invece aspetterà ancora un po’ prima di iniziare anche solo a fermarsi a mangiare (sì, sto gongolando, ma servirà pure averle “fatto” quattro fratelli più grandi, che godono da tempo il “privilegio” di andare alla scuola, che lei non vedeva l’ora di imitare!!). Secondo me questa attenzione è proprio indispensabile, visto anche la presenza in classe di molti bimbi che compiranno i tre anni nel 2013 (mi pare che ormai si arrivi ad accettare bimbi nati fino al mese di aprile!). Io con La Polpetta, nata a gennaio, non me la sono sentita, e lei ha iniziato l’anno scorso, a “ben” tre anni e mezzo suonati!!

Perciò, il primo giorno in classe la calca è parecchia: ogni bimbo è accompagnato da almeno un genitore, che si ferma per tutta la durata dell’accoglienza. Molti hanno al seguito anche papà, nonni, fratelli…

Io ho scelto di farmi accompagnare dalla Sartina (che sostenesse più me che nemmeno la sorella – e si è rivelata un’ottima idea, perché di fronte ad un repentino calo di zuccheri si è prontamente recata dal panettiere vicino, per acquistare un ottimo pezzetto di focaccia, che abbiamo condiviso!). Il papà, quel sant’uomo, è stato presente nei due giorni successivi, quando dalle 9:00 alle 11:00 La Streghetta è rimasta in classe con le maestre (lo ammetto, io e il padre dei miei figli ci siamo goduti quelle due orette in solitudine, almeno tanto quanto ci siamo goduti la possibilità di accompagnare le nostre bimbe insieme, e insieme riaccoglierle fuori dalla classe.

Ma il primo giorno, per noi, è il giorno dello spettacolo di inizio anno: le maestre mettono in scena una storiella, molto semplice, recitata da animali, elementi naturali o personaggi delle fiabe (alberi, nuvole, pesciolini, spaventapasseri), che in poche battute introduce il tema del lavoro di tutto l’anno.

Mi piace molto questo inizio: i bimbi si rendono conto subito che c’è un mondo da scoprire, e l’asilo non è il luogo dove si è “parcheggiati” in attesa del ritorno dei genitori, ma un luogo di incontro e di novità. (Poi ho dovuto spiegare alla Streghetta che il secondo giorno lo spettacolo non c’era più, lei era tutta contenta al mattino, durante il tragitto in macchina, e si chiedeva se avrebbe rivisto la nuvoletta protagonista del primo giorno).

Devo dire, poi, che la storia della nuvola Olga, che si tuffa in mare perché è curiosa di vedere cosa c’è dentro, mi è particolarmente piaciuta, e ha catturato pienamente l’attenzione della mia “ragazza” (che l’ha seguita tutta in braccio alla maestra, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo), anche perché la nuvola, sguazzando nel mare, schizzava allegramente le teste dei piccoli spettatori (e anche dei grandi…). Per La Streghetta quelle gocce d’acqua che ha sentito cadere sulla sua testa sono state proprio il segno di qualcosa di reale: ha fatto esperienza, proprio sensibilmente, di un qualcosa che non solo era raccontato, ma stava accadendo.

Perciò, dopo che mi ero prodigata per spiegarle che la nuvola era venuta ad accoglierla per il primo giorno, ma poi non sarebbe tornata il secondo, penso di essere stata ancora più sorpresa, e contenta io di lei, nel vedere (cosa di cui ovviamente La Streghetta si è accorta appena varcata la soglia della scuola, molto prima di me che ho dovuto seguire l’indicazione del suo ditino puntato in alto) che le maestre avevano appeso, nel pomeriggio precedente, proprio delle immagini della nuvola Olga lungo il corridoio che porta alle classi.

Insomma: La Streghetta si era fidata più di me della promessa che le era stata fatta il primo giorno. E ha avuto ragione!!

Ecco perché amo tanto i primi giorni di scuola: penso sempre di avere il ruolo di sostenere i miei bambini nei loro passi, desidero che siano certi della mia presenza, della compagnia alle loro trepidazioni, alle loro fatiche, e anche alla bellezza di ciò che li aspetta.

E immancabilmente, va sempre a finire che quella che impara qualcosa sono sempre io!

10 commenti:

  1. Cristina, mi segno le sagge parole del penultimo paragrafo... :)

    E... io spero che il mio piccolo ci voglia andare, all'asilo, perchè non parla ancora in modo comprensibile, per cui non capisco tutto quello che mi dice.

    Per esempio, oggi che non voleva uscire dalla classe del fratello perchè stava facendo un gioco interessante, quando la maestra gli ha chiesto se si sarebbe voluto fermare con loro, è proprio uscito di corsa!!! :(

    ciao!
    Chiara

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    1. Stesso problema avuto con La Polpetta: non parlava ancora bene e io spesso non capivo. Ci vuole tanta pazienza, molta osservazione e poco ragionamento (A. Carrel)...
      In bocca al lupo!!

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  2. Inutile negarlo, sei davvero super.
    Noi siamo ormai allla fine di questa settimana di inserimento e Trottolina sembra felice di andare all'asilo anche se è sempre a disagio quando vede gli altri bimbi piangere, io le do forza come mi hai detto tu, un bel bacio grande e un ciao convinto.
    Per ora funziona ma a dire la verità sono serena anch'io.
    Mi racconta quello che fa a scuola e ne sono felice.
    Goditi finalmente il pancione!

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  3. È vero, i bambini sono sempre fonte di profondi insegnamenti e la cosa magica è che loro nemmeno se ne rendono conto!

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  4. Noi inizieremo l'inserimento al nido la prossima settimana, la pesciolina ha 19 mesi e finora siamo sempre state insieme... leggere il tuo post mi ha dato serenità e mi ha ricordato che, qualsiasi cosa accada, sarà una bella occasione per crescere e imparare la vita un po' di più!

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  5. Ciao Cristina, ho scoperto il tuo blog solo ieri.. volevo farti i complimenti non solo per la ciurma ma anche per la naturalezza con cui affronti la tua Fede che sicuramente è una parte importante della tua vita e per la tua vita. Leggere le tue avventure di tutti i giorni mi ricorda un po' la famiglia italiana trasferitasi a Washington che mi ha ospitato per qualche mese quattro di anni fa... anche loro avevano sei figli ai tempi (ora ne hanno otto!!! fantastici!!!) E' bello sapere che anche da noi è possibile avere una ciurma così bella e vivere con una rete di amicizie che ti aiuta ed ogni giorno arricchisce sempre più!!! In bocca al lupo per la new entry!!!

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    1. Benvenuta!! Sai che ti dico? Se stai parlando della famiglia di Laura e Barry, mi sa che abbiamo degli amici in comune....

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  6. Conosco anche loro ma mi hanno ospitato Ilaria e Lorenzo.. li conosci? sono stati così favolosi che per "sdebitarmi" lo scorso anno ad agosto li abbiamo ospitati tutti più altre due amichette della maggiore a casa nostra... erano in tutto in 11 (dodici se calcoliamo il baby nel pancione di Ilaria)... quale gioia vederli insieme e che voglia di seguire le loro orme, leggere il tuo blog mi da fiducia. Grazie
    PS= Laura e Barry dovrebbero essere a quota 10!! l'ultima Maria..

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    1. Mi ricordavo Monica l'ultima... Ma é facile confondersi!!! Conosco solo di nome la coppia presso cui sei stata, hanno ospitato anche una mia amica...

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  7. Ho aspettato molto tempo per leggere qualcosa di così bello e interessante.
    Grazie!

    Here is my website :: Mahjong

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