martedì 3 luglio 2012

Homeschooling estivo

016Sarà che l’idea dell’homeschooing a me non è che dispiaccia (non fosse che la nostra scuola è davvero splendida, e non varrebbe proprio la pena cercare una alternativa), ma devo dire che nemmeno i compiti delle vacanze mi sono mai pesati particolarmente.

Anzi, li ho sempre visti come una occasione per partecipare più attivamente all’aspetto “apprendimento”. Certo, anche durante l’anno facciamo sempre i compiti insieme, sul nostro grande tavolo in soggiorno, ma la fretta, la stanchezza del pomeriggio, il fatto che sono tanti e con tante esigenze diverse, mi fa arrivare a sera più sfiancata che soddisfatta (non sempre, per carità!). Durante l’estate il fatto che i tempi siano molto più dilatati mi permette di “godermi” meglio anche questo momento.

 

Ho letto molte critiche circa l’usanza di assegnare compiti durante le vacanze, in giro per la rete, ma io trovo che sia necessario fare un po’ di “allenamento”, perché i mesi estivi sono lunghi, davvero si rischia di perdere per strada i passi fatti, o di trovarsi a settembre con un grande sforzo da fare, per riprendere i ritmi.

020Certo, dipende anche da come vengono assegnati i compiti, e di cosa si tratta. Io sono molto grata alle “mie” maestre, perché considero i loro suggerimenti per l’estate un aiuto soprattutto per me, per organizzare il lavoro (la fatica più grande dell’homeschooling, per un genitore, mi sembra proprio il lavoro di preparazione e programmazione. Perciò mi sento sollevata su questo aspetto).

Non mi sono mai trovata di fronte a “troppi” compiti da fare, a dire il vero. Certo, a volte abbiamo trovato qualche esercizio un po’ noioso, o ripetitivo, ma la maestra assegna compiti ad una intera classe, e non al singolo bambino, va da sé che non possa adeguarli alle esigenze specifiche di ognuno. Anche se quest’anno ho potuto notare che su certi aspetti le nostre maestre hanno “differenziato”, aiutandoci così ulteriormente.

Non faccio fatica a far leggere i miei bambini: la lettura, per fortuna, è una passione condivisa in casa nostra, per cui al massimo si tratta di ricordare “anche” il libro (o i libri) consigliato dalla maestra, insieme alle letture “autonome” di ogni giorno (anche se ogni figlio è diverso, Il Cavaliere è ancora ancorato ai fumetti, mentre La Sartina alla sua età divorava già dei piccoli romanzi, ma su questo mi sembra proprio giusto rispettare le inclinazioni del singolo).

Mi piace molto che ogni anno ai miei figli sia chiesto di fermare su un quadernetto alcuni ricordi dell’estate (ovviamente la richiesta cambia in base all’età e alla classe). Che siano semplici “pensierini” o veri e propri “temi” (sì, quelli di una volta, non i “saggi brevi” o gli “articoli di giornale” o cose del genere. Anche se li chiamano “testi” si tratta della medesima cosa). La Sartina probabilmente lo farebbe comunque, ma i maschietti, che sono meno naturalmente inclinati alla redazione di un diario (non parliamo del Cavaliere che ancora fatica a scrivere le didascalie ai suoi disegni…), si trovano così “costretti” a ricordare, a riflettere, a raccontare per iscritto quello che è accaduto.

019Io in questi testi scopro dei tesori, e tutta la fatica fatta per trovare la concentrazione (con le due piccoline che si dedicano anche loro ai loro “compiti” estivi!), per cercare una calligrafia piacevole, o almeno comprensibile, e per andare oltre alla pura descrizione dei fatti (L’Ingegnere è un pragmatico, e per farlo “scucire” bisogna sudare un po’) è sempre ripagata, per me e per loro!

A volte capita anche di doversi arrabbiare: oggi ho scoperto che L’Ingegnere ha scritto tutte le operazioni fatte finora in matita (così se sbaglio non devo rifare…). Gli ho spiegato che poi avrebbe dovuto ricopiare tutto in bella copia, in penna, e siccome era presa da altro sono stata un po’ secca nella “comunicazione”. Ne è partito un piccolo “battibecco”, che ho chiuso (non molto seraficamente) con un: “se dici ancora una parola te le faccio copiare tutte tre volte!”.

Dopo di che sono stata inghiottita dal vortice delle cose da fare. Un’oretta dopo è arrivato da me un soddisfatto Ingegnere, con la sua pagina di operazioni a penna, tutte in fila e ben ordinate. Nonostante la mia mancanza di pazienza, è riuscito a guardare oltre, ed è stato soddisfatto dal suo risultato.

Sono queste piccole esperienze educative che mi paiono davvero interessanti, alla fine molto più che neanche le operazione corrette. Tra l’altro mi ha pure domandato se esiste un lavoro per cui si fanno operazioni in colonna tutto il giorno, perché si è divertito a farle!! Infondo, non lo chiamiamo L’Ingegnere per niente…

8 commenti:

  1. Sono libera dall'impegno ancora per quest'anno :)!
    Credo che tutto stia nell'organizzazione del tempo. Se all'interno della giornata si ritagliano anche i momenti per i compiti, forse non dovrebbe essere tanto difficile. Ci aggiorneremo l'estate prossima, ma con te sembra tutto così facile :D!

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    1. L'anno scorso avevo fatto più fatica, perché Il Cavaliere aveva bisogno di tutta la mia attenzione, e dovevo fare "i turni" (le bambine erano anche più piccole...). Questi primi giorni invece promettono bene. Speriamo che duri!

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  2. il contabile, il commercialista... che lavori orribili XD


    belli i tuoi cuccioli. Col caldo non rifuggono dal tavolo dei compiti? :P

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    1. Confesso: aria condizionata. In salotto, nei giorni peggiori è stata accesa tutto il giorno (alternata al deumidificatore). Ora solo sul tardi, perché al mattino per fortuna un po' d'aria gira!!

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  3. sai che ci stavo pensando anch'io di approfittarne un pò???dovrei scaricare un pò di pagine di pregrafismo, che durante l'inverno abbiamo abbandonato visto il rientro da scuola in tardo pomeriggio e la stanchezza

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    1. Io con le bimbe ho iniziato a proporre gli alfabeti tattili Montessori...

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    2. samu scrive bene le lettere, e pure tommy, lo ha imparato da solo guardando il fratello...volevo passare alla lettura ma credo Samu non sia pronto, comunque proseguire sul pregrafismo, dato che al campo estivo giocano soltanto, serve anche per non fargli perdere il tempo di attenzione raggiunto a scuola
      appena ho un secondo mi leggo i tuoi post sui metodi montessori

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    3. Per il metodo motessori io faccio riferimento a Claudia Porta e a LaPappaDolce... Di mio ho letto un solo libro, e poi ho seguito quello che ho trovato in rete, realizzando un po' a modo mio! Comunque siamo ancora in altro mare...

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