lunedì 13 agosto 2012

Vacanze (comunitarie?!)…

imagesCAYT2KNAPer tutto luglio ho temuto di aver fatto una stupidaggine, ad aver fissato la nostra vacanza per agosto, (non sembrava arrivare mai)! Ho pensato che avrei fatto meglio ad andare al mare con le amiche, o da qualsiasi altra parte, perché quel fatidico 5 agosto (data della partenza) sembrava un miraggio.

Invece poi il giorno è arrivato. Ho fatto tutti i preparativi il 4: valige per sette persone, sistemazione della casa, affidamento dei pesci rossi e svuotamento frigorifero. Quel sant’uomo di mio marito ha caricato i bagagli di sette persone, sulla sette posti con tutti i posti montati, senza un lamento. Qui davvero mi sento orgogliosa: andando all’essenziale ci eliminiamo un sacco di problemi. Quest’anno, poi, senza lettino e passeggino è stata una vera pacchia.

Il viaggio di andata è stato incredibilmente semplice: zero traffico, bambini tranquilli (anche se nemmeno le piccole hanno dormito), in sottofondo il Barbiere di Siviglia, che avevamo visto insieme qualche giorno prima. Poco più di tre ore, solo una rapidissima “sosta pipì” e le montagne erano nostre!

La vista delle “Pale di San Martino” ogni anno è una scoperta, una meraviglia. Questa settimana, poi, in cui il tempo è stato meteorologicamente perfetto, abbiamo davvero goduto al massimo dello spettacolo immenso del creato.

Io devo dire che con il fresco della montagna ho ritrovato gran parte delle energie (ecco, diciamo che il primo giorno ho esagerato, poi ho preso meglio le misure, e sono riuscita a godermi le giornate senza arrivare a sera stremata).

Non si può dire che la vacanza con tanti figli sia particolarmente riposante, e anche se quel sant’uomo ha fatto di tutto per sollevarmi dal peso delle creature, più che riposata devo dire di essere tornata “ricaricata”. E questo non dipende, io credo, soltanto o soprattutto dal clima, dall’aver abbandonato per un po’ la routine quotidiana, dal fatto di non aver dovuto pensare alla cucina e ai lavori di casa per qualche giorno (va sempre a finire che non vedo l’ora di riprendere a cucinare io!!).

Il fatto è che di nuovo, in questa settimana, abbiamo avuto tutti l’occasione di accorgerci di quello che ci sta più a cuore. Perché invece di trovare distrazione, svago (nel senso proprio di “divagare”) e disimpegno, invece di passare le giornate (come avevo progettato), distesa a non fare niente, mi sono trovata piena di voglia di fare, di “partecipare”.

Perché in vacanza eravamo quasi in 300, amici che durante l’anno frequentiamo spesso, e altri che vediamo soltanto in questa settimana di agosto. E visto che non avevo altro da fare (lavare, cucinare, rifare i letti…), non avevo altra preoccupazione, nella giornata, che stare con loro, raccontandoci, confrontandoci, godendo semplicemente della reciproca compagnia. E lo spettacolo di quelle montagne era la cornice ideale perché si infrangessero le tante “routine mentali” che negli ultimi tempi si erano sedimentate nel pensiero. Tanti particolari che per mesi mi sono sembrati vitali, e fondamentali, hanno ripreso il loro ruolo di “particolari”. Mi sono ricordata di molte persone che avevo dimenticato, di abitudini buone che nel tempo avevo smarrito…

Ho visto quanto sono cresciuti i miei “ragazzi”, che spesso mangiavano non con noi, ma con i loro amici. E quando io sono rimasta in albergo con le piccole e quel sant’uomo di mio marito, il giorno in cui è stata organizzata una gita “lunga”, loro non hanno nemmeno messo in dubbio che sarebbero andati, affidati ad amici più grandi. E ciascuno a modo suo, hanno portato avanti il loro cammino, chi con entusiasmo, chi con più fatica. Ma tutti fieri di essere arrivati “fin lassù!”.

Non è stato facile vederli fare “altro”, a volte, rispetto a quello che avremmo voluto per loro, eppure anche questo ci è servito, per ricordarci che la vacanza è il tempo della libertà, per loro come per noi. E non possiamo non stimare questa loro libertà, certi della bellezza che non poteva non raggiungere anche loro. Tanto che appena tornati a casa (con ancora tutte le valige da svuotare), ho sorpreso i miei “grandi” sul divano, che guardavano opere d’arte (Picasso, Monet…), memori di un bellissimo incontro sulla rappresentazione dell’io nella storia dell’arte, cui abbiamo partecipato insieme.

Fa “strano” scrivere che abbiamo partecipato ad una vacanza comunitaria, sembra un po’ una cosa d’oratorio, da ragazzini. E viene da pensare: siamo già una folla in casa nostra, chi ce lo fa fare di immergerci in una settimana di caos (la quantità di bambini presenti nell’albergo era decisamente notevole), dipendendo in qualche modo ancora da “altro” rispetto a ciò che avremmo magari scelto noi?

Eppure, dal primo giorno di “giochi” in cui ci siamo lanciati in una rilettura de “Il Signore degli Anelli”, dalla grigliata sul prato, alle serate di canti, e alle semplici chiacchierate insieme, io mi sono sentita veramente protagonista, e libera.

E ora capisco meglio perché ne valeva la pena, così come vale la pena ora fare le lavatrici, ricominciare a pensare alle valige, e ripartire sabato. Per un’altra settimana di vacanza vera, questa volta al mare, ancora con un gruppo di amici, per partecipare insieme al Meeting.

Per chi passasse di lì, io sarò prevalentemente all’area bambini, oppure allo stand dell’Associazione fraternità. Sono quella con la pancia di otto mesi, le calze contenitive per l’insufficienza venosa e due bimbe che sembrano gemelle che mi saltellano intorno interrottamente: non dovrebbe essere difficile individuarmi!

Per chi volesse provarlo, avrò qualche Gradipo con me: sono proprio queste le circostanze in cui benedico la fascia e i suoi mille usi.

Buone vacanze!

11 commenti:

  1. Adoro le Pale di San Martino... noi solitamente andiamo dall'altro lato delle stesse, in val Cordevole...

    RispondiElimina
  2. Ciao, anche io sono tornata da poco dalle vacanze in montagna con la mia truppa (anche noi abbiamo 5 figli, dai 12 ai 4 anni) e alcuni amici...una delle quali mi ha parlato di te!!
    Anche per noi le vacanze più che un riposare sono un ripartire, è proprio questo che le rende speciali!!!
    E anche le otto lavatrici che ho dovuto fare per rimettermi in pari col bucato avevano qualcosa di speciale...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, spiegami: ti sei davvero già rimessa in pari con il bucato?!? Ma come hai fatto? Io ho i panni sporchi in corridoio, che aspettano pazientemente il loro turno...
      Poi, se vuoi, in privato, mi dici chi è la tua amica che ti ha parlato di me (perché così mi incuriosisci troppo!!!). Ciao!

      Elimina
  3. Condivisione e' la vera vacanza! Bravissimi tutti.

    RispondiElimina
  4. Leggere le tue parole sempre piene di ottimismo e serenità mi fanno capire quanto ancora ho da imparare per vivere al meglio la vita. Da un lato ti invidio, ma dall'altro ti uso come esempio, quindi grazie!

    RispondiElimina
  5. ok allora mi devo ripetere.. se ce l'avete fatta voi... :) io ho un'amica con 5 figli, ed è il mio guru! :)

    RispondiElimina
  6. ho buttato un occhio al meeting ma non c'ho capito molto, sono tonta?
    forse devo sbirciare con più calma, adesso ho le antenne dritte che la piccola sta per svegliarsi.
    un giorno mi spiegherai come si fa a fare le valige con indispensabile e stop, io sono un disastro!

    RispondiElimina
  7. Ma che bello!!noi veniamo al meeting il 20di ritorno dal mare. Sono quella con la pancia al 5mese, le calze contenitive e un bimbo di un anno che non so perché é biondo. Faró di sicuro un salto allo spazio bimbi devo vedere un po' di cose

    RispondiElimina
  8. Senti senti! A quanto pare io avrei dovuto partecipare al secondo turno di vacanze "comunitarie" a S. Martino, con partenza l'11...ma, ahimè, a pochi giorni dalla partenza, abbiamo dovuto rinunciare per problemi di budget, diciamo così. Però, almeno un giorno a Rimini me lo vengo a fare...non sarà difficile riconoscerti! Ciao!

    RispondiElimina
  9. Ripendo le tue parole"chi ce lo fa fare di immergersi in una settimana di caos" perchè è la stessa domanda che ci siamo fatti io e mio marito prima di partire per le ns. vacanze comunitarie. A Pontresina eravamo in 600 e + di 1/3 erano bambini bellissimi, ma chiassosissimi..... Da notare che noi siamo nonni, giovani, ma nonni,io iun particolare lo sono a tempo pieno di due nipotini e l'unica cosa che desideravo era veramente una vacanza relax.Alla fine quello che ti muove è la bellezza che incontri nell'altro, quel desiderio di qualcosa di più che si cerca insieme,aiutati dalla natura che ti circonda, che parla da sola, dalle persone che fanno chilometri per portare la loro testimonianza.Per delle vacanze così ne vale veramente la pena, non sono per niente scontate, sono date.
    Ciao Daniela

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...