giovedì 10 gennaio 2013

Fratelli

007
Un nuovo arrivo in casa, come sempre, scombina tutti gli equilibri. Anche in una famiglia come la nostra, in cui è ormai abituale l’accoglienza di una nuova vita.
Se devo pensare ai primissimi giorni di vita dell’Elfo, la prima cosa che mi viene in mente è che, appena arrivata a casa, ho messo sul fasciatoio il telo impermeabile che negli ultimi mesi avevo usato per tentare di arginare i laghi notturni che alcune volte La Streghetta suo malgrado ancora produce (per altro con scarso successo perché è abbastanza comune che il telo nella notte si sposti e si trovi sempre altrove rispetto a dove potrebbe svolgere il suo ruolo di contenimento).
Comunque, entrando nel bagno La Streghetta, cui non sfugge mai nulla, nota il telo e mi dice: “quello è mio!”, poi si volta, mi vede con L’Elfo in braccio e aggiunge: “però glielo regalo!”.
E io ovviamente mi sono commossa (i miei post parti sono sempre innaffiati di lacrime!).
Comunque, il nuovo arrivo è stato accolto con grande entusiasmo da parte di tutti (anche fin troppo). I più grandi, La Sartina e L’Ingegnere, hanno assunto un’aria di ancora maggiore responsabilità. E di cura, soprattutto nei miei confronti. “Posso fare qualcosa per te?” è la frase che mi sono sentita ripetere più spesso.
Il Cavaliere, come sempre, è un caso a sé. Ha una enorme tenerezza nei confronti del fratello, ma a me e a suo padre sembra sempre di vederlo nelle nuvole, sempre un pochino distante dalla realtà (tanto è vero che spesso e volentieri ancora rompe le cose, si inciampa, lascia cadere quello che ha in mano, come se non avesse ancora ben preso le misure….). E come sempre la sua ottima maestra ci ha sconfessati, raccontandoci di come ha visto crescere il nostro ragazzo, e proprio in relazione al suo essere “fratello maggiore”. Effettivamente anche noi abbiamo notato una maggiore responsabilità nei compiti, e nella cura delle sue cose. La prima volta che mi è capitato di sentirgli ripetere la lezione di storia, sono rimasta sbigottita: mi ha raccontato quello che aveva studiato, con molta precisione e una grande proprietà di linguaggio. I figli sono proprio una continua sorpresa.
007E poi c’è “la strana coppia”. La Polpetta e La Streghetta si muovono sempre più in simbiosi, hanno un rapporto incredibile tra loro, come se non potessero mai prescindere l’una dall’altra. Pur essendo così diverse tra loro, pur trovandosi a bisticciare una infinità di volte al giorno, comunque dipendono proprio l’una dall’altra. Di fronte all’arrivo del fratello, la prima reazione è stata quella di condividere, minuto per minuto, secondo per secondo, tutto quello che intorno a lui accade. Mi sono accorta che la frase che devo ripetere più spesso è: “stai su, allontanati un pochino, non stare così addosso”; perché soprattutto nei momenti in cui allatto, mi si aggrappano proprio addosso (La Polpetta in particolare).
Devo dire la verità, c’è stato un momento in cui mi sono sentita un po’ a disagio, nel dover continuamente allontanare le mie bambine da me (da noi, da quel nucleo “mamma bambino” per cui, anche fuori dalla pancia, io e L’Elfo siamo ancora una cosa sola). Anche perché devo dire che L’Elfo non è uno di quei bambini che mangia e poi si fa una bella dormita per i fatti suoi in carrozzina: L’Elfo trascorre lungo tempo in braccio, o nelle varie fasce. Siamo proprio anche fisicamente per lo più un’unica entità.
Però, pur avendo visto aumentare un po’ i capricci (d’altra parte anche io sono più nervosa nelle notti in cui si dorme poco…). non vedo nessuno smarrimento nelle bambine. Certo, mi accorgo che molto più di prima cercano il papà (“il mio papone”, come dice La Streghetta, che ultimamente parla per accrescitivi, diminutivi, vezzeggiativi, anche neologismi che inventa lei – le mamme dei suoi compagni di scuola sono “le mammette”, mentre io sono “la sua mami”…), ma questo non mi pare affatto un male. Spesso si appoggiano sui fratelli maggiori, che stanno dimostrando una pazienza insperata: La Sartina mette i pigiami quasi ogni sera, accompagna a lavare i denti, L’Ingegnere permette di giocare con la sua palla da basket  (privilegio mica da poco), versa l’acqua nei bicchieri e a volte prepara anche gli spicchi di mela… Anche Il Cavaliere si offre come compagno nelle attività quotidiane (anche se devo dire che alla volte alla fine sono le bambine che danno una mano a lui…)
Insomma, dentro ad una certa fatica (la mia impressione, più che altro, è di non avere mai un attimo di respiro, perché anche se ciascuno mi chiede solo una cosa ogni ora, significa comunque una richiesta ogni dieci minuti. E difficilmente chiedono così poco!), devo dire che regna una grande serenità. Anche se a quel sant’uomo ogni tanto capita di alzare la voce (ma non è colpa sua, è che ha il tono alto!!), se io a volte zittisco prima ancora di aver capito di cosa si tratta (e a volte mi accorgo che invece valeva proprio la pena ascoltare), l’arrivo dell’Elfo non ha proprio tolto niente a nessuno. E di questo tutti sono evidentemente consapevoli.
Ora capisco che tutti avrebbero voglia di interagire di più con lui, che inizia a elargire sorrisi a destra e a manca, e ciascuno si vanta del fatto che “a me l’ha fatto più grande”.
E mi fa impazzire La Polpetta, quando vado a prenderla all’asilo, che per prima cosa ogni giorno vuole dare un bacino all’Elfo, poi mi guarda e dice, tutta entusiasta: “mamma, vero che lui è proprio tutto tuo??”
Eh sì, davvero, siete proprio tutti miei!!!
 
PS: proprio in questi giorni è uscito un libro della nostra amica Giorgia Cozza, che contiene anche la nostra testimonianza. Si intitola Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina.

26 commenti:

  1. mamma mia, cristina che belli che sono questi tuoi spicchi di vita quotidiana! Sono sicura che la fatica è tanta ma dalle tue parole si nota una grande serenità ed equilibrio....è proprio vero che i fratelli non tolgono nulla ma semmai accrescono....che bello sentire che i grandi danno una mano ai piccoli e i piccoli, a modo loro, danno attenzione ai grandi!
    Grazie, sei di grande conforto!

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    1. Volevo scrivere "Fratelli 2", sull'altra faccia della medaglia, ma facciamo che rimando un po'. Questo tuo commento mi spinge a lasciare in evidenza tutto il positivo!

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  2. E come ha detto un nostro amico: "L'amore non conosce la divisione, ma solo la moltiplicazione".

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  3. Oh mammasaura che lacrimone mi hai fatto scendere! Perchè i primi tempi sono stati un disastro, perchè il Vitellino strillava per le coliche e la Belva strillava perchè voleva sempre starmi appiccicata e io strillavo perchè ero sola e mi sentivo sopraffata e inadeguata...ma poi ma poi...si sono ristabilizzati gli equilibri e i miei due bimbi iniziano a interagire e li guardo letteralmente estasiata non credendo ancora possibile a tutto questo amore!
    Anzi se ti fa piacere ho scritto da poco un post sulle loro prime interazioni :)

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    1. Cioè, hai veramente, veramente scritto "mammasaura"!!?!? Ma che ricordi!!!
      Leggo sempre i tuoi post!!!

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    2. Ahahahaha, sì lo dico sempre!!! Ormai lo ripete pure mia figlia!!!
      È bello sapere che mi leggi :)

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  4. Che emozione! Ogni volta che ti leggo parlare di queste cose non riesco proprio ad immaginare come dev'essere in REALTA'. E mi piacerebbe davvero provare anch'io... ma chissà... ora aspetto il secondo. =)))
    Ciao

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  5. Ehi...il PS l'ho visto solo ora! Che emozione, mi sa proprio che lo comprerò

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  6. che belli siete!
    p.s. anche qua aspettiamo una sorellina.. e quel libro l'ho ordinato proprio l'altro giorno ;)
    lucia

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  7. che spettacolo d'amore...buon anno nuovo cara famiglia <3

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  8. Cara Cristina, ad un anno esatto dall'arrivo della nostra secondogenita, hai scritto questo bel post sull'arrivo di un nuovo membro della famiglia, rievocando tanti ricordi che strappano sorrisi, sospiri di sollievo e tanto altro....
    Non vedo l'ora di conoscere anche l'Elfo e rivedere tutti i fratelli maggiori!

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  9. Ciao una domanda da mamma a mamma. Ho due bimbi ,una nata da un mese e il grande di 15 mesi. Mi domandavo come inserire la piccola in camera con il grande a dormire. Hai consigli? tu come hai fatto nelle varie occasioni?
    grazie

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    1. Ciao ele86! Anzitutto, io non ho mai usato culle, ma mi trovo bene con la carrozzina che posso spostare per la casa. Con i primi due, per i primi tempi la carrozzina di notte stava in corridoio tra la camera matrimoniale e la cameretta. La grande però non dava segni di disturbo, anche se c'era rumore di notte, e presto li ho messi insieme. Quando dovevo allattare mi mettevo in salotto con il piccolino. Poi abbiamo cambiato casa e quelle in cui viviamo ora è proprio grande: fino alla quarta figlia ho avuto una cameretta solo per il neonato, con carrozzina e divano prima, poltrona poi per l'allattamento. Io devo dire che sono piuttosto fortunata e la notte si è sempre dormito abbastanza. Un tempo avevo due lettini con le sbarre, ora uno solo, per cui La Polpetta ha traslocato moltro presto nel letto "grande" con la sbarra (e lì un pochino di fatica l'ha fatta). Ora i tre grandi sono da una parte, le due piccole nella loro cmeretta con lettini bassi (Ikea) e L'Elfo vive addosso a me. Non so ancora come risolverò la cosa, dove ritaglierò lo spazio per il suo letto (per ora è smontato in garage...). Comunque, in linea generale, appena non stanno più nella carrozzina (e i miei sono piccoletti, per cui verso i sei mesi) tento di metterli nel lettino, insieme all'altro più piccolo in casa. Difficilmente si sono svegliati reciprocamente. E tutti sono sempre stati felici di condividere gli spazi con la new entry. Certo, c'è da mettere in conto per un po' di alzarsi la notte...

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  10. Mi sa tanto che continuo a godermi questo post e aspetto qualche giorno prima di leggere l'altra faccia della medaglia... qua ormai siamo in trepida attesa della terza bimba, che arriverà a giugno, e voglio sognare ancora un po' con questo post!

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    1. Vai tranquilla Gloria, alla fine anche nel post sulla fatica non sono riuscita a non scrivere cose belle!!!

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    2. Non so perché ma qualcosa in cuor mio me lo diceva... :)

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  11. ciao Cristina,ti ho scoperta da qualche mese, mentre cercavo testimonianze positive nell' essere una famiglia numerosa e sono felicissima di averti trovata!
    ho quattro bimbi di 8,6,4 e 2 anni e sono in attesa del quinto bebe' desiderato e voluto tantissimo. Pero' al contrario di te sempre cosi' positiva,vivo ogni nuovo arrivo con un po' di apprensione e con un pizzico di senso di colpa(..che non mi abbandona mai)di non riuscire a seguire e a dare a tutti il tempo e l' attenzione che chiedono incessantemente..I tuoi post mi danno serenita' all' anima e la certezza che alla fine...va bene cosi'..:-) Grazie di cuore!!!

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  12. Ciao Cristina, sono contenta di leggere che anche a te succede come a me, di avere un pochino di "senso di colpa" di allontanare le sorelline nel momento intino mamma-bambino, anch'io quando allatto ho la sorella di 4 anni appiccicata a me e a lui, e a volta lo accarezza o lo tocca (facendolo distrarre, lui è un curiosone) e io che che <>, <> e mi viene quel senso di colpa perchè lei nel suo piccolo non fa nulla di male, ma io nella mia intimità voglio avere quel rapporto solo con il bambino, anche noi siamo molto legati e spesso lui è in fascia con me, con conseguenti capricci della sorella che vuole attirare l'attenzione.
    Ciao Ti seguo sempre volentieri.

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